L’agenda Draghi e l’agenda Meloni | L’analisi
Claudio Cerasa, sul Foglio, elenca quelli che per lui sono i punti di convergenza tra l’agenda Meloni e l’agenda Draghi, commentando la scelta della premier
Claudio Cerasa, sul Foglio, elenca quelli che per lui sono i punti di convergenza tra l’agenda Meloni e l’agenda Draghi, commentando la scelta della premier
“Cambiare le regole delle detrazioni fiscali, nel nostro paese, e, a prescindere dai redditi, dare la possibilità a chi ha più figli a carico di
La curva della spesa per la sanità deve iniziare la risalita. Un’impennata immediata sarebbe il risultato migliore, pronto ad essere sbandierato nella manovra. Giorgia Meloni,
In attesa dell’approdo in Cdm, presumibilmente la prossima settimana, del piano strutturale di bilancio a medio termine, le forze politiche che compongono la maggioranza continuano
“I cinesi sono gli unici in questo momento con le tecnologie adatte a una produzione di utilitarie elettriche a basso costo. Auto da 10-12 mila
Eppur si muove. In quello che doveva essere l’anno d’oro di Giorgia Meloni, sicura dopo la vittoria in Italia di poter sconvolgere gli equilibri di
“L’obiettivo strategico che ci poniamo è rendere il Sud un luogo dove sia conveniente investire. Ed è un’occasione alla nostra portata, perché la Zes unica
Luca Fraioli su Repubblica invita a ‘dare ascolto alle Cassandre sul clima’: “Un ‘ambientalismo non ideologico’. Osservando i laghi che spariscono nella riarsa Sicilia, o
La spesa è salita a oltre 51 miliardi, il 92% delle misure è stato regolarmente attivato, sono state affidate gare per 122 miliardi su 132.
Alessandro Sallusti sul Giornale parla di strada lunga e stretta: “Troppo stretto il varco che Ursula von der Leyen aveva lasciato aperto perché sia pure
Giorgia Meloni – intervistata sul Corriere della Sera del 20 luglio da Fiorenza Sarzanini e da Monica Guerzoni – non ha il minimo ripensamento. La
“Il cammino di Giorgia Meloni attraverso le proprie contraddizioni e quelle dell’Europa, in parte coincidenti, è arrivato al bivio definitivo”. Così Stefano Folli su Repubblica
Marcello Sorgi sulla Stampa parla delle trattative in corso sulle nomine a Bruxelles e di ‘accordi che è meglio non vedere’: “Sarà anche andato male,
La sindrome Meloni è a sinistra una malattia grave, scrive sul Foglio Giuliano Ferrara. O almeno molto insidiosa. Priva di intelligenza il campo largo, larghissimo,
Sul Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia offre due consigli al governo di Giorgia Meloni su come riequilibrare la cosiddetta “egemonia della sinistra”, da
Le elezioni francesi non hanno consegnato alcun vincitore. Nessuno dei tre schieramenti è in grado di governare quindi parlare di una sconfitta di Marine Le
“Il nostro obiettivo è costruire un’Europa dove sia conveniente investire e fare impresa. E questo vuol dire anche abbandonare la logica dell’iper-regolamentazione che, in questi
“La nostra premier, e probabilmente lo sa, dovrebbe contenere la gioia per la poderosa avanzata di Marine Le Pen, che rende possibile una sua vittoria
Dopo molto strepitare, commenta su Repubblica Stefano Folli, l’esito più probabile è che l’Italia meloniana in Europa non ottenga il palcoscenico da essa desiderato in
“La scelta degli uomini – in effetti più donne che uomini – che guideranno nella prossima legislatura (per alcune posizioni la prima metà della legislatura)
Claudio Cerasa, sul Foglio, elenca quelli che per lui sono i punti di convergenza tra l’agenda Meloni e l’agenda Draghi, commentando la scelta della premier
“Cambiare le regole delle detrazioni fiscali, nel nostro paese, e, a prescindere dai redditi, dare la possibilità a chi ha più figli a carico di
La curva della spesa per la sanità deve iniziare la risalita. Un’impennata immediata sarebbe il risultato migliore, pronto ad essere sbandierato nella manovra. Giorgia Meloni,
In attesa dell’approdo in Cdm, presumibilmente la prossima settimana, del piano strutturale di bilancio a medio termine, le forze politiche che compongono la maggioranza continuano
“I cinesi sono gli unici in questo momento con le tecnologie adatte a una produzione di utilitarie elettriche a basso costo. Auto da 10-12 mila
Eppur si muove. In quello che doveva essere l’anno d’oro di Giorgia Meloni, sicura dopo la vittoria in Italia di poter sconvolgere gli equilibri di
“L’obiettivo strategico che ci poniamo è rendere il Sud un luogo dove sia conveniente investire. Ed è un’occasione alla nostra portata, perché la Zes unica
Luca Fraioli su Repubblica invita a ‘dare ascolto alle Cassandre sul clima’: “Un ‘ambientalismo non ideologico’. Osservando i laghi che spariscono nella riarsa Sicilia, o
La spesa è salita a oltre 51 miliardi, il 92% delle misure è stato regolarmente attivato, sono state affidate gare per 122 miliardi su 132.
Alessandro Sallusti sul Giornale parla di strada lunga e stretta: “Troppo stretto il varco che Ursula von der Leyen aveva lasciato aperto perché sia pure
Giorgia Meloni – intervistata sul Corriere della Sera del 20 luglio da Fiorenza Sarzanini e da Monica Guerzoni – non ha il minimo ripensamento. La
“Il cammino di Giorgia Meloni attraverso le proprie contraddizioni e quelle dell’Europa, in parte coincidenti, è arrivato al bivio definitivo”. Così Stefano Folli su Repubblica
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La sindrome Meloni è a sinistra una malattia grave, scrive sul Foglio Giuliano Ferrara. O almeno molto insidiosa. Priva di intelligenza il campo largo, larghissimo,
Sul Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia offre due consigli al governo di Giorgia Meloni su come riequilibrare la cosiddetta “egemonia della sinistra”, da
Le elezioni francesi non hanno consegnato alcun vincitore. Nessuno dei tre schieramenti è in grado di governare quindi parlare di una sconfitta di Marine Le
“Il nostro obiettivo è costruire un’Europa dove sia conveniente investire e fare impresa. E questo vuol dire anche abbandonare la logica dell’iper-regolamentazione che, in questi
“La nostra premier, e probabilmente lo sa, dovrebbe contenere la gioia per la poderosa avanzata di Marine Le Pen, che rende possibile una sua vittoria
Dopo molto strepitare, commenta su Repubblica Stefano Folli, l’esito più probabile è che l’Italia meloniana in Europa non ottenga il palcoscenico da essa desiderato in
“La scelta degli uomini – in effetti più donne che uomini – che guideranno nella prossima legislatura (per alcune posizioni la prima metà della legislatura)
INFO
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