
Dal 2 aprile via ai dazi del 25% sulle auto non prodotte negli Usa | L’annuncio del presidente Trump
Dal 2 aprile gli Stati Uniti imporranno dei dazi del 25% sulle importazioni di automobili. “Quello che faremo è una tariffa del 25% su tutte

Dal 2 aprile gli Stati Uniti imporranno dei dazi del 25% sulle importazioni di automobili. “Quello che faremo è una tariffa del 25% su tutte

Porsche e Mercedes-Benz saranno le case automobilistiche più colpite dagli ultimi dazi annunciati dal presidente Donald Trump, con un potenziale impatto di 3,4 miliardi di

I dazi del 25% imposti dal presidente Donald Trump su tutte le autovetture e i veicoli commerciali leggeri non prodotti negli Stati Uniti rappresentano “un

Un 2024 di sofferenza per l’industria metalmeccanica, che registra un calo annuale nella produzione pari al 4,2% (con un tonfo del 5,6% nel solo quarto

Nathalie Tocci, sulla Stampa, parla di una “tregua impossibile fondata sul business” a proposito del tentativo di mediazione messo in atto dall’inviato di Trump, Steve

“Nazionalismo ed europeismo sono temi con cui mi confronto da molti anni. Per contribuire all’interesse europeo, sono ancora molti gli Stati membri che devono superare

Nel 2023, le emissioni nazionali di gas serra diminuiscono del 26% rispetto ai livelli del 1990. Questo andamento è dovuto all’aumento dell’efficienza energetica da fonti

“Più di 30mila miliardi di risparmi sono qualcosa su cui noi dobbiamo poter fare conto.Questa è una grande ricchezza dell’Europa: è il continente che risparmia

“I dazi non ce li possiamo permettere”. Lo dice al Corriere della Sera il governatore del Veneto Luca Zaia, secondo cui la vicina tassazione dei

Il riarmo delle nazioni europee – commenta Carlo Pelanda su MF – va visto come un potenziale enorme stimolo economico. Ma a date condizioni, qui

Sul Corriere della Sera Federico Rampini traccia un bilancio dei primi due mesi di «ciclone Donald» alla Casa Bianca, ricordando che la maggioranza degli elettori

“L’economia circolare è il futuro e la nostra proposta garantirà che l’Italia e l’Europa siano all’avanguardia”. Ad affermarlo è la vicepresidente di Confindustria per la

“Per noi è inaccettabile un piano di riarmo da 800 miliardi finanziato a debito. Peraltro ad oggi Rearm è solo una scatola vuota. Dovremmo indebitarci

Il parlamento tedesco, con una storica decisione, ha deciso maggiori spese per la difesa, sottolineando la strada al riarmo tedesco. Domani il Consiglio europeo si

Viviamo una fase di sconvolgimenti di grande rilievo, afferma sul Corriere della Sera Danilo Taino. Tutto, sul pianeta, è in movimento, senza più una forza

“Le spese del Pnrr non le verifica l’Italia, ma la Corte dei conti europea e tutto quanto noi attestiamo in termini di raggiungimento di obiettivi,

Se nel 1960 la maggior parte dei Paesi europei destinava il 4% del proprio PIL alle spese per la difesa, nel 2020 la percentuale è

Mario Draghi irrompe nel dibattito sulla difesa Ue dando una scossa a maggioranza e opposizione: non c’è quasi più tempo, la sicurezza degli europei è

Con la fine della Guerra Fredda, negli ultimi decenni i paesi europei hanno risparmiato collettivamente centinaia di miliardi di euro all’anno grazie al cosiddetto “dividendo

Arrivano da Confindustria dieci raccomandazioni strategiche che riflettono le istanze del mondo industriale e mirano a orientare il nuovo quadro regolatorio europeo sull’economia circolare, che

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Se nel 1960 la maggior parte dei Paesi europei destinava il 4% del proprio PIL alle spese per la difesa, nel 2020 la percentuale è

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