
Giulio Sapelli, economista: “Si parla poco del PIL reale? È vero”
”Si parla poco dell’economia reale? Su questo non c’è dubbio. Sono perfettamente d’accordo, sposo al 101% quello che dice il grande maestro e caro amico

”Si parla poco dell’economia reale? Su questo non c’è dubbio. Sono perfettamente d’accordo, sposo al 101% quello che dice il grande maestro e caro amico

C’è chi lo paragona alla Troika e chi lo interpreta come un passo verso l’Unione Bancaria. E chi, come l’Italia, resta l’unico Paese dell’Eurozona a
![[L'analisi] Ecco la deflazione secolare, i rischi sono molto alti](https://www.ripartelitalia.it/wp-content/uploads/2022/07/shutterstock_1196613346-1024x650-1.jpeg)
Stiamo attraversando una “deflazione secolare”, non si tratta di inflazione. A parlarne è lo storico ed economista Giulio Sapelli, che analizza gli ultimi dati sui

“I tedeschi lo producono, i francesi anche, gli inglesi vogliono tornare a produrlo. Lo stabilimento di Taranto va difeso strenuamente, producendo lì l’acciaio grazie a

”Bisogna rendere la vita più facile alle imprese. Riceviamo denaro dal turismo estero in forma maggiore di quanto gli italiani non ne spendano all’estero. Dunque dobbiamo

”Si parla poco dell’economia reale? Su questo non c’è dubbio. Sono perfettamente d’accordo, sposo al 101% quello che dice il grande maestro e caro amico

C’è chi lo paragona alla Troika e chi lo interpreta come un passo verso l’Unione Bancaria. E chi, come l’Italia, resta l’unico Paese dell’Eurozona a
![[L'analisi] Ecco la deflazione secolare, i rischi sono molto alti](https://www.ripartelitalia.it/wp-content/uploads/2022/07/shutterstock_1196613346-1024x650-1.jpeg)
Stiamo attraversando una “deflazione secolare”, non si tratta di inflazione. A parlarne è lo storico ed economista Giulio Sapelli, che analizza gli ultimi dati sui

“I tedeschi lo producono, i francesi anche, gli inglesi vogliono tornare a produrlo. Lo stabilimento di Taranto va difeso strenuamente, producendo lì l’acciaio grazie a

”Bisogna rendere la vita più facile alle imprese. Riceviamo denaro dal turismo estero in forma maggiore di quanto gli italiani non ne spendano all’estero. Dunque dobbiamo
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