“Quello del mare è un settore economico nel quale lavorano circa 300.000 imprese tra piccole, medie e grandi che hanno bisogno di essere guardate con la necessaria attenzione in un contesto non soltanto nazionale ma anche internazionale ed europeo che diventa sempre più difficile. Non possiamo assolutamente dire che l’Unione Europea abbia operato in questi ultimi anni verso il settore della Blue Economy con iniziative appropriate. Anzi. Alcuni provvedimenti appaiono davvero contraddittorie e paradossali, parlo soprattutto di politica fiscale”. A dirlo il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Musumeci, in occasione della presentazione del XII Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare.
“L’Europa continua ancora a guardare al Nord e non al Mediterraneo – protesta Musumeci – e questo è un limite che abbiamo tutti subito ed è un limite al quale il nuovo Parlamento europeo e mi auguro anche la nuova commissione europea, sebbene le notizie che arrivano da Bruxelles non sembrano incoraggianti, dovrebbero certamente cambiare perché il centrosinistra governa queste istituzioni dal 1979, sin dalla prima elezione diretta del Parlamento europeo”.
L’auspicio del ministro “è che la Commissione europea possa finalmente guardare con maggiore attenzione al Mediterraneo, cosa che nel passato non è stato fatto, perché oggi la partita economica, di crescita, di cooperazione e di sicurezza internazionale in Unione europea si gioca al Sud, nel Mediterraneo non si gioca nel Mar Baltico” ha poi concluso.