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Gentiloni (commissario europeo per gli Affari Economici): «Troppa incertezza. Il rimbalzo è a rischio»

La manifattura italiana ha tutti i numeri per reagire alla crisi innescata dal Coronavirus, anche se “stiamo vivendo un’incertezza che rischia di rallentare quel rimbalzo che a giugno e a luglio sembrava molto piu’ poderoso”.

E’ l’opinione di Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli Affari Economici, espressa nella prima di una serie di interviste che verranno trasmesse sui canali social del “Citta’ Impresa, Festival delle Imprese Champions”, a Vicenza fino a domenica 13 settembre con appuntamenti dal vivo e online.

Nel corso dell’INTERVISTA, il commissario Ue e’ intervenuto su temi caldi come il Recovery Fund e la mutualizzazione del debito in Europa, ma ha fatto il punto anche sulla competizione economica italiana nella partnership europea e in particolare sul futuro del nostro settore manifatturiero.

“Penso che il tessuto imprenditoriale italiano abbia tutti i numeri per reagire – ha sottolineato Gentiloni -. Mi auguro che le nuove generazioni di imprenditori abbiano voglia di cogliere questa occasione, perche’ non siamo solo di fronte a una tragedia che ha provocato una sciagura in termini economici, ma siamo di fronte anche ad una straordinaria occasione. Il piano europeo di Recovery, dal punto di vista delle cifre, e’ piu’ che paragonabile al Piano Marshall degli anni ’40. Stiamo parlando – precisa – di investimenti e opportunita’ per cui le imprese italiane, penso alla filiera della green economy, sono iper-attrezzate e all’avanguardia. C’e’ solo bisogno che risorse e modalita’ di erogazione delle medesime consentano dei progetti che facciano correre il nostro sistema”.

A chi gli parla di un sorpasso della Francia, dove e’ stato presentato un piano industriale molto pesante, Gentiloni replica che “le due economie sono molto diverse, anche se oggi sono accomunate da una crisi condivisa”.

Arriva quindi l’osservazione sulla ripresa, che non avalla per niente la posizione del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, piu’ ottimista sul Pil del terzo trimestre.

“Stiamo vivendo un’incertezza che rischia di rallentare quel rimbalzo che a giugno e a luglio sembrava molto piu’ poderoso”, ha detto il commissario Ue. “La situazione francese, in termini di andamento dell’economia, e’ piuttosto simile alla nostra – spiega Gentiloni -. Il punto e’ sempre quello, ed e’ insieme il nostro punto di forza e di debolezza: che il nostro tessuto produttivo, composto da medie imprese, caratteristica non cosi’ preponderante nel sistema francese, abbia le risorse da parte dello Stato e la capacita’ di correre dal punto di vista dell’innovazione in un momento in cui sara’ piu’ difficile correre dal punto di vista dell’export”.

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