Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Verso il G7 sull’Intelligenza Artificiale | L’analisi di Giampaolo Galli su InPiù

Nel G7 a presidenza italiana un’attenzione particolare verrà dedicata al tema dell’intelligenza artificiale (IA).

L’Italia prende il testimone dal Giappone, che ha avviato il cosiddetto “processo di Hiroshima” che ha portato a importanti dichiarazioni di principio da parte dei leader politici.

Il tema è stato oggetto di numerose iniziative al massimo livello istituzionale che hanno coinvolto molti paesi: in particolare, il Summit sulla Sicurezza dell’IA, organizzato dal Regno Unito in novembre, al quale ha partecipato anche la Cina, e la riunione ministeriale del Global Partnership on Artificial Intelligence di Nuova Delhi a dicembre.

Ovviamente, nell’orientare la riflessione, occorre tenere conto delle iniziative legislative in corso, dall’executive order del Presidente Biden di ottobre all’accordo raggiunto nei giorni scorsi fra Parlamento Europeo e Consiglio su un testo di regolamento sull’IA.

Che cosa può aggiungere il G7 a presidenza italiana a questa massa di iniziative e dichiarazioni ai massimi livelli?

Per contribuire a rispondere, l’Osservatorio sui Conti Pubblici dell’Università Cattolica ha raccolto decine di utilizzi già in atto dell’IA nei più diversi settori.

Uno di quelli che più ci ha colpito è l’uso dell’IA da parte di Barilla per controllare la qualità degli ingredienti (ad esempio il basilico) e dei prodotti finiti.

O l’uso di laser montati sui trattori e guidati da IA che colpiscono millimetricamente le erbacce, in luogo degli erbicidi spruzzati massivamente.

In campo medico, colpisce che siano ben 171 i dispositivi medici già autorizzati dalla FDA americana che fanno uso di IA.

Ma forse il successo più importante è quello di AlphaFold che ha risolto il problema di come trovare la struttura di qualcosa come 200 milioni di diverse proteine presenti nel nostro organismo, laddove in precedenza occorrevano anni e milioni di dollari per individuare la struttura di una sola proteina.

Dopo tanti summit sui rischi dell’IA, il G7 a presidenza italiana potrebbe sottolineare gli aspetti positivi dell’IA sul benessere collettivo e sulla produttività del sistema economico, un problema cruciale per paesi con alto debito e rapido invecchiamento.

Dovrebbe inoltre auspicare una regolazione non troppo disomogenea almeno fra paesi del G7 e non troppo pesante, specie per le PMI e le start up.

Non è un gran merito essere bravissimi regolatori se poi il campo di gioco è occupato da altri; può anche essere un demerito se la regolazione, per quanto ben congegnata, ha l’effetto di scoraggiare i player che dovrebbero giocare nella propria metà campo.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.