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Nunzia Catalfo (Ministro del Lavoro): «Recovery Fund, con le risorse finanziare un piano per l’occupabilità dei lavoratori»

«Nel capitolo sull’equità sociale ci sono 2,5 miliardi di euro effettivamente spendibili per le politiche attive. A cui si somma un altro miliardo e mezzo dei fondi React. Ma certo, non basta. Servono almeno altri due miliardi». Ad affermarlo, in un’intervista al Corriere della Sera è il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.  

Le risorse del Recovery Fund, afferma il Ministro, servirebbero «a finanziare un piano per l’occupabilità dei lavoratori, un intervento fondamentale in vista della fine, a marzo, del blocco dei licenziamenti e della cassa integrazione a carico dello Stato».

Quanto al piano per l’occupazione, Catalfo intende un «intervento per superare quel paradosso che gli esperti chiamano mismatch: il fatto che ci siano allo stesso tempo persone che non trovano lavoro e aziende che non trovano lavoratori. E questo perché la loro formazione e le loro competenze non sono quelle che servono alle imprese».

In tutto questo, «il Recovery punta molto sul digitale e sul green. Ma spingere su questi settori senza investire nel rispettivo capitale umano rafforzerebbe quel paradosso di cui parlavamo: mancanza di lavoro e mancanza di lavoratori». In merito alla cabina di regia con super manager per il Recovery, il Ministro del Lavoro crede che «un coordinamento sia necessario, anche perché tanti progetti coinvolgono più amministrazioni. E poi se ci può essere un sostegno esterno, una struttura di missione snella che ci aiuti a essere più veloci, lasciando autonomia a ogni ministero, perché no?».

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