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L’italiano online ai tempi del Covid è più informato, ma depresso

Più informato ma depresso, sempre più interessato allo sviluppo della tecnologia ma sempre meno a pianificare una famiglia. Ecco l’identikit dell’italiano che naviga sul web ai tempi del Coronavirus così come emerge da uno studio della piattaforma SevenData-ShinyStat, che ha analizzato gli interessi degli italiani in rete nel periodo compreso tra luglio e novembre.

Secondo il Rapporto, cresce la voglia di informarsi online, sia sui siti generalisti delle news (+ 14,7%), con un focus particolare sulle notizie relative ai vari Dpcm varati dal governo, sia sui portali della stampa tecnologica (+58,9%) mentre, sul versante dell’intrattenimento, si nota un’attenzione maggiore al gambling, inteso come strumento di evasione in un frangente particolarmente negativo. Boom di accessi ai siti dei casinò, che salgono del 38,9%, così come al mondo dei games, che fanno rilevare un incremento, tra i mesi di giugno e novembre, del 28,6%.

In forte crescita anche il settore scommesse legato agli sport che registra un incremento del 36,9%, soprattutto in ottobre, dopo l’inizio del campionato. Il settore scommesse legato agli sport è in crescita del 36,9%, soprattutto in ottobre, in seguito all’inizio del campionato.  Gli italiani alle prese con l’emergenza Coronavirus sono più depressi di prima, come dimostra il crollo del 65,3% registrato dai siti umoristici 65,3%. E cala il oro interesse per la famiglia: tra luglio e novembre di quest’anno il calo del traffico su siti a tema figli e maternità è del 29,2%.

L’assenza di certezze per il futuro ha inoltre portato a un calo del traffico sui contenuti relativi ai viaggi (travel -24,9%, air travel -19,7%, parcheggi negli aeroporti e trasporti legati alle partenze aeree -33,6%) e sui siti dedicati all’automotive (-14,3%). In crescita, invece, il comparto real estate (+23,3%) trainato non soltanto dal tradizionale orientamento degli italiani all’investimento su un “bene rifugio” come il mattone ma anche dall’entrata in vigore del cosiddetto “bonus 110%” per l’efficientamento energetico degli edifici. 

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