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Dalla crisi del Mar Rosso ci saranno ripercussioni contenute per il porto di Trieste | Lo scenario di Banca d’Italia

“Nei primi mesi del 2024 le tensioni riguardanti il commercio marittimo nel Mar Rosso non hanno avuto ripercussioni significative, né sulle catene di approvvigionamento né sui costi di produzione delle imprese regionali. Gli effetti della crisi si sono invece riflessi in un calo della movimentazione di container (complessivamente -17,3% su Trieste e Monfalcone) tuttavia compensata dalla crescita del petrolio e dei Ro-Ro”. Lo ha detto il direttore della sede di Trieste della Banca d’Italia, Marco Martella a margine della presentazione del report sulla situazione economica del Friuli Venezia Giulia.

“Per quanto riguarda l’attività al Porto di Trieste – ha precisato Martella – ha risentito di più di questi scenari nel primo trimestre del 2024, invece il rallentamento delle economie dell’Europa centro orientale si è riflesso in una minore attività del Porto del 3,2% nel 2023”.

Riferendosi poi al Superbonus edilizia Martella ha precisato che l’effetto “è stato particolarmente forte in Friuli Venezia Giulia anche a livello in termini pro capite, più elevato rispetto alla media dell’Italia ed è stato ancora molto forte alla fine del 2023, tanto che le costruzioni continuano ad avere un trend positivo anche a inizio 2024, quindi c’è un effetto trascinamento. Sono il settore cresciuto meno rispetto al 2022 ma ha segnato ancora una crescita”.

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