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Tiziano Treu (Presidente CNEL): «Pnrr finalmente inquadrato in una visione europea. Persistono criticità sull’occupazione di giovani e donne»

«Questo governo ha dovuto recuperare in un mese il ritardo accumulato, era noto da un anno che la scadenza per consegnare il piano fosse aprile. Abbiamo perso molti mesi. Il Pnrr, rispetto alle precedenti versioni, finalmente è inquadrato in una visione europea. Le nostre iniziative principali e i progetti, dalla transizione ambientale alla transizione digitale, dalla pubblica amministrazione alle infrastrutture, sono e devono essere collegati all’Europa, anche se noi facessimo tutto bene da soli non basterebbe. I progetti devono essere correlati tra loro e il più possibile integrati nelle dinamiche europee». Così il Presidente del CNEL, Tiziano Treu, in un intervento a Omnibus su La7.

«Purtroppo – ha aggiunto – persistono ancora delle criticità. Quella più grande è sull’occupazione dei giovani e delle donne. Questa parte del Pnrr può e deve essere rafforzata. Leggo che è stata inserita una clausola che tutti i progetti che sono finanziati con il Piano devono avere la condizione di contribuire in modo concreto all’assunzione di giovani e di donne. Per la prima volta, il piano prevede una valutazione di impatto perché lo chiede l’Europa. Ogni misura, però, dovrebbe tenere conto non solo dell’impatto sul reddito e sulla crescita del Pil, ma di quelle priorità cosiddette trasversali che incidono fortemente sull’economia, come appunto occupazione giovanile, parità di genere e Mezzogiorno cui sono stati destinati il 40% dei fondi».

«Attenzione, però. È vero che in passato le risorse destinate al Sud erano state scarse, ma non è una questione solo di risorse, occorre anche la capacità di rafforzare le strutture pubbliche e facilitare quelle private. Mancano i dettagli delle riforme che sono state indicate. Una delle più urgenti è quella della giustizia, mi sembra che Marta Cartabia abbia le idee chiare. È un buon inizio la riforma presentata dal ministro della PA Renato Brunetta».

«Siamo, invece, indietro sul tema fisco. La riforma fiscale è imprescindibile per la ripresa. Su questa il CNEL, che ha attivato una commissione che lavora da tempo, ha già trasmesso una proposta concreta al Governo e al Parlamento», ha concluso Treu.

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