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Walter Ricciardi (consulente ministero Salute): «Va bene la riduzione della quarantena con tre dosi, ma serve un’analisi precisa»

«Va bene la riduzione della quarantena per vaccinati con tre dosi, ma deve esserci una analisi molto precisa su ciò che questo significa in termini di circolazione del virus». Queste le parole di Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, Roberto Speranza.

«Quando si prendono queste decisioni bisogna basarsi sull’evidenza scientifica e sul rischio futuro. Non si può agire solo in funzione della necessità, giusta, di non chiudere il Paese, altrimenti si rischiano di mettere in circolazione e alimentare fuochi che all’inizio sembrano contenuti ma a medio termine finiscono per peggiorare le cose», dice in un’intervista a Repubblica.

Per la gestione della situazione, «ci si affida alla responsabilità delle persone e ai vaccini. Siamo nella fase di mitigazione, nella quale bisogna abbassare la curva. Intanto dobbiamo vaccinare giorno e notte come ha fatto la Provincia di Trento. Sembra che solo il Lazio voglia seguire il suo esempio. La terza dose è protettiva contro Omicron e agisce quasi subito dopo la somministrazione. La seconda cosa importante sono i comportamenti saggi da parte dei cittadini, in funzione delle varie esigenze e delle attività da tenere aperte», ha aggiunto Ricciardi sottolineando che «la pandemia va affrontata con lucidità per evitare danni seri. Dobbiamo fronteggiarla con grande freddezza e ridurla. Conto che la curva torni sotto i 50 casi settimanali per 100 mila a febbraio».

«Da questo momento in poi e per i prossimi mesi, ci saranno due pandemie. Quella dei non vaccinati che si contageranno tanto e andranno incontro a esigenze assistenziali, e quella dei vaccinati. Persone infette che dovranno invece affrontare assenze dal lavoro o da scuola ma non avranno problemi gravi come gli altri. Diciamo che la prima inciderà dal punto di vista clinico e la seconda da quello sociale», ha concluso Ricciardi sottolineando che «finché non mettiamo in sicurezza il mondo intero il pericolo che emergano altre varianti resta. Ne abbiamo avute già tre nel 2021, oltre le previsioni più pessimistiche. Almeno il 70% della popolazione mondiale nei sei mesi del 2022 dovrebbe essere coperta dal vaccino. necessario accelerare per raggiungere questo obiettivo». 

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