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Riccardo Alemanno (Presidente Istituto nazionale tributaristi): «Nel ‘diario del silenzio’ viene data voce agli intermediari fiscali che hanno lavorato durante il periodo di confinamento»

‘Il diario del silenzio-Storie reali di quarantena’ racconta l’impatto con la pandemia che tutta la società ha subito, un momento storico drammatico come quello vissuto nei mesi precedenti, che perdura ancora oggi. Ognuno di questi racconti non riguarda solo la persona che ne ha dato testimonianza, ma rispecchia milioni di altre vite, connesse le une con le altre, legate dagli stessi sentimenti: dolore, preoccupazione, volontà di adattarsi al cambiamento, ansia per un futuro difficile da scorgere, speranza.       

Per fare questo, l’autrice, Martina Vaggi, ha raccolto la testimonianza di quarantacinque persone, tra le quali quella di Riccardo Alemanno, presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int), il quale ha rilasciato testimonianza dell’instancabile lavoro svolto dagli intermediari fiscali durante il difficile periodo di quarantena. I racconti seguono una forma diaristica: ognuno di loro inizia con una data, un luogo (paese o città) e una regione, affiancato al conteggio del giorno di quarantena al quale si   riferisce.       

“Quando l’autrice – dichiara Alemanno – mi ha parlato del progetto, ne ho colto subito l’importanza del dare voce alla quotidianità ho   immediatamente pensato che tra le storie di quotidianità potesse trovare spazio anche quella di un professionista, uno dei tanti intermediari fiscali che hanno continuato il loro lavoro anche durante il periodo di confinamento, certamente nessun tipo di paragone con lo sforzo ed il sacrificio degli operatori sanitari, ma semplicemente evidenziare che, in quel periodo ed ancora oggi, all’assistenza fiscale si è sommato il supporto umano per aiutare a superare le ansie e le incertezze che da quelle sanitarie inevitabilmente sono sfociate in quelle economiche”.       

“Una storia – spiega – della mia quotidianità di  intermediario fiscale, ma poteva essere quella di qualsiasi altro collega, resa racconto dal delicato ma incisivo stile dell’autrice, in cui evidenziare l’importanza del lavoro di questi professionisti, pensare che tutto ciò potesse trovare spazio in un libro mi ha portato ad accettare con entusiasmo la proposta di Martina, pensando così di ribadire ancora una volta ed in modo indelebile il grazie e la stima per tutti gli intermediari fiscali. Naturalmente un grandissimo grazie all’autrice Martina Vaggi per avere raccontato l’instancabile lavoro   degli intermediari fiscali”.

”Il diario del silenzio Storie reali di quarantena – dice ancora – che raccontano la vita e il processo di cambiamento di pazienti, infermieri, medici, imprenditori, insegnanti, aziende, professionisti e persone comuni, durante il periodo di maggiore impatto del coronavirus. Il ricovero dal punto di vista dei pazienti, la corsa di infermieri e medici nei reparti Covid, gli imprenditori che chiudono l’azienda e altri che cercano di sopravvivere: la didattica a distanza, lo smart working, i parenti che salutano i loro cari da dietro uno schermo. La spiritualità, la fede, la chiesa che diventa   metafora di quell’unico luogo in cui noi tutti possiamo abitare, senza il rischio di creare assembramento: il silenzio che avvolge le città. Attraverso i luoghi e le date i racconti intrecciano storie reali individuali con eventi storici accaduti durante i mesi della quarantena”. 

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