«Ritengo di avere il dovere di accompagnare l’editoria italiana nel processo di digitalizzazione già avviato. Su due binari paralleli: l’aiuto immediato e quello di medio-lungo periodo che dovrà portare alla trasformazione del sistema. E questo perché l’innovazione tecnologica viaggia molto più velocemente degli iter normativi». Così il sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles in un’intervista a Repubblica, in cui parla del piano del governo per il rilancio del settore.
Moles piega che «si pensa a incentivi diretti e indiretti a sostegno delle imprese per garantirne la competitività», come crediti di imposta per «investimenti funzionali alla digitalizzazione» oppure da utilizzare per la formazione.
«Sto lavorando – aggiunge – a un complesso di norme che garantiscano aiuti alle aziende nell’anno in corso, da inserire in uno dei prossimi provvedimenti di spesa. Anche grazie allo scostamento di bilancio che noi di Forza Italia abbiamo sollecitato e ottenuto. È il famoso binario dell’aiuto immediato – sottolinea -. Si dovrà ragionare nel breve periodo di un rilancio delle imprese editoriali valutando anche prepensionamenti e nuove assunzioni, sempre in un’ottica di sistema futuro».
«Il mondo è cambiato, causa pandemia, le aziende editoriali devono essere messe nelle condizioni di farvi fronte ma con la tutela occupazionale». Pensa che un capitolo del Recovery Plan in via di definizione possa riguardare anche l’editoria? «Questa potrebbe essere una soluzione. Se così non fosse, troveremo gli strumenti normativi capaci di dare le risposte che servono», conclude.