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Francesco Profumo (Presidente Acri): «Le risorse messe a disposizione dall’Ue sono un treno che l’Italia rischia di perdere. Occorre semplificare e digitalizzare i processi»

«Le risorse messe a disposizione dall’Ue devono essere utilizzate bene per costruire una nuova Europa e una nuova Italia, mettendo al centro la solidarietà tra le persone e la qualità delle loro vite, ma sono un treno che l’Italia rischia di perdere». Lo sottolinea in un’intervista al Corriere della Sera Francesco Profumo, Presidente di Acri, l’Associazione delle fondazioni di origine bancaria.

Le procedure del Recovery and Resilience Facility, afferma, «sono complesse, non si può pensare di fare un progetto Paese in pochi mesi e ne abbiamo già persi alcuni preziosi». «L’Europa attraverso la direzione Reform sta aiutando e continuerà ad aiutare i paesi dell’Ue, e quindi anche l’Italia, a progettare le riforme strutturali. Molte delle difficoltà dell’Italia sono dovute alle lentezze della pubblica amministrazione e della giustizia civile. È necessario semplificare e digitalizzare i processi».

Profumo aggiunge che alcune riforme, «per esempio quelle per la pubblica amministrazione, il codice degli appalti e la giustizia civile, potrebbero già essere avviate in Parlamento nelle prossime settimane, prima della presentazione del PNRR».

Il Presidente di Acri auspica infine che «alla base del nostro PNRR ci sia un’idea di Italia 2030, pensata con la testa del futuro, più equa e solidale, con meno disuguaglianze anche di genere, più attraente, verde e digitale».

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