Ad aprile 2024 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dell’1,0% rispetto a marzo, segnando il secondo calo consecutivo. Lo rileva l’Istat precisando che al netto degli effetti di calendario, ad aprile 2024 l’indice complessivo registra una flessione in termini tendenziali del 2,9% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 18 di aprile 2023).
Nella media del periodo febbraio-aprile si registra un calo del livello della produzione dell’1,3% rispetto ai tre mesi precedenti.
L’Istat sottolinea che il calo su base mensile si estende anche ai principali comparti, ad eccezione dei beni di consumo che risultano stabili. In particolare, i beni strumentali segnano un -0,1%, i beni intermedi un -1,2% e l’energia arretra del 2,1%.
In termini tendenziali, l’indice si contrae per il quindicesimo mese consecutivo. La riduzione su base annua registrata ad aprile interessa tutti i principali raggruppamenti di industrie: la riduzione è meno pronunciata per i beni intermedi (-2,1%), mentre risulta più rilevante per i beni strumentali (-3,1%), per l’energia (-3,6%) e i beni di consumo (-3,9%).
I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+4,4%), le industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,1%) e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+1,4%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-13,3%), nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-9,3%) e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,1%).