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Giovanni Malagò (presidente Coni): «Milano-Cortina: buttati al vento gli ultimi due anni e mezzo»

Gli ultimi due anni e mezzo «sono stati buttati al vento». Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che evidenzia come uno dei principali problemi dei XXV Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina è rappresentato dalla mancata partenza dell’Agenzia per le infrastrutture, guidata da Luigi Sant’Andrea.

«Le ricadute di Milano Cortina sui territori valgono 580 milioni di euro di gettito supplementare all’erario, 1,9 miliardi di fatturato nuovo e valgono 4,5 miliardi di euro di ricavi generati (indotto e quant’altro)», ha detto il capo dello sport italiano, intervenuto a “I piani per la Ripartenza”, l’appuntamento dedicato allo sport italiano di RCS Academy con la collaborazione della redazione Sport del Corriere della Sera..

«Bisogna disgiungere bene due problemi. Ieri c’è stata un’intervista di Montezemolo che parlava dell’avventura dei Mondiali del 90 e proprio lì è il benchmark di riferimento. Montezemolo ha ricordato che ci furono delle polemiche, ma tutte legate alla parte infrastrutturale, ma a livello sportivo fu un successo clamoroso. Potrei replicare anch’io su tante altre manifestazioni sportive, a cominciare dai Mondiali di nuoto».

«Lo dico perché ci sono due soggetti che giocano la stessa partita, due facce della stessa medaglia, che però sono disgiunti: la Fondazione che è privata – pur con la partecipazione degli enti locali, del governo, delle federazioni, dei membri del Cio, del Coni e del Cip – e l’Agenzia. Quest’ultima è un soggetto pubblico in cui ci sono dentro solo ed esclusivamente soggetti espressione del governo, che si deve occupare di fare sostanzialmente una cosa: che quello che manca sia realizzato e quello che c’è, non perfettamente in linea con i parametri del Cio, sia sistemato».

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