L’inflazione e la politica monetaria sono da tempo i temi dominanti nei mercati finanziari.
Nel frattempo si sono un attenuati i timori degli investitori intorno agli annunci dei banchieri centrali.
Ciò è dovuto anche al fatto che gli stessi banchieri centrali non sanno in che direzione andrà l’inflazione e quindi preferiscono basare le loro politiche sui dati noti tanto quanto gli investitori.
Per gli investitori di lungo periodo è comunque irrilevante che i dati mensili sull’inflazione siano superiori o inferiori di un decimo di punto percentuale.
Resta da vedere in che misura l’inflazione sarà influenzata dalle forze innovative e dirompenti dell’AI.
A lungo termine si prevede un aumento della produttività che potrebbe non solo aumentare la crescita economica ma anche ridurre l’inflazione.
Nel breve-medio termine, tuttavia, gli ingenti investimenti in infrastrutture di intelligenza artificiale e l’elevato consumo di elettricità potrebbero avere un effetto inflazionistico.
L’ascesa dell’AI ha implicazioni di vasta portata.
Come internet, che ha scardinato molte aziende tradizionali e ne ha create di nuove penetrando in quasi tutti gli aspetti della società, anche l’intelligenza artificiale cambierà il mondo a lungo termine.
Che si tratti di ricerca e sviluppo, produzione, consumo, comunicazione, insegnamento, sicurezza interna ed esterna: tutti i settori sono già stati penetrati e modificati da software di apprendimento automatico o addestrati.
Quando oggi si parla di intelligenza artificiale, ci si riferisce per lo più a modelli linguistici ampiamente diffusi come ChatGpt, noti come AI generativa.
I modelli tradizionali, come l’apprendimento automatico, invece, esistono da molto più tempo.
L’AI generativa crea cose nuove, l’AI non generativa classifica cose esistenti e ne ricava previsioni.
La vittoria del computer Ibm Deep Blue contro il campione del mondo di scacchi Garry Kasparov nel 1997 è stata notata con stupore come un esempio della potenza innovativa della tecnologia informatica.
Quando il modello AI AlphaGo (Google DeepMind) ha battuto il campione del mondo coreano di Go Lee Sedol nel marzo 2016 la sorpresa è stata molto più grande.
Il gioco da tavolo dell’Asia orientale con una griglia di 19 x 19 linee ha ancora due quadrilioni (2×1015) di combinazioni possibili dopo tre mosse – 16,5 milioni di volte in più rispetto a tre mosse di scacchi.
Mentre Deep Blue di Ibm cercava ancora di utilizzare un algoritmo per anticipare sistematicamente il maggior numero possibile di mosse degli scacchi, AlphaGo valutava 150.000 partite umane e poi faceva giocare diverse copie del software una contro l’altra per simulare milioni di nuove partite artificiali.
Questa metodologia è stata rivoluzionaria e considerata dagli esperti come l’inizio di una nuova era dell’AI.Da allora sono passati altri otto anni.
La potenza di calcolo dei computer è migliorata notevolmente.
Nell’autunno del 2022, con ChatGpt 3.5, OpenAI ha reso per la prima volta accessibile al grande pubblico un modello di AI generativa.
Un anno dopo è uscito ChatGpt 4.0, che ha ottenuto prestazioni sorprendenti.
Le prestazioni dei modelli di AI generativa, tuttavia, comportano anche dei rischi.
Ogni utente può far creare immagini, video o testi che possono togliere legittimità a personaggi pubblici, manipolare l’opinione pubblica e in questo modo influenzare anche le campagne elettorali.
Le linee guida sui contenuti di ChatGpt vietano la creazione di tali immagini, ma altri modelli di AI le consentono, anche se le rappresentazioni sono spesso ancora piuttosto irrealistiche.
Anche le allucinazioni che vengono ancora prodotte sono critiche, in quanto presentano in modo convincente fatti completamente falsi in un linguaggio raffinato.
Il software può creare nuovi posti di lavoro e beni economici, ma anche distruggere fonti di ricchezza esistenti.
Potrebbe anche essere utile nella lotta contro malattie finora incurabili e danni collaterali, o epidemie incontrollate di virus che possono essere coltivate in modo economico in laboratori non controllati grazie all’AI.
È necessario attendere per vedere se i rischi delineati si concretizzeranno e quale sarà la reazione del mondo.
Già all’inizio dell’era di internet, si temevano attacchi informatici, furti di dati e abusi.
Questi avvertimenti erano giustificati, ma il mondo si è adattato e ha sviluppato meccanismi di difesa.
Una cosa è certa: con l’avanzamento dell’AI, aumenteranno anche le incertezze.
Ci saranno vincitori e vinti, e non tutte le aziende che oggi beneficiano del boom saranno in grado di farlo anche domani.
Le grandi aziende tecnologiche hanno un grande vantaggio sui concorrenti più piccoli grazie alla loro esperienza e alle enormi riserve finanziarie.
L’AI è una rivoluzione tecnologica che, da un lato, può rendere i grandi operatori ancora più potenti e, dall’altro, creare un’asimmetria che consente ai Davide di battere i Golia.