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Jean Pierre Mustier (ceo Unicredit): «L’Italia ha bisogno di grandi banche»

La solidità finanziaria, un assetto che non traballa con la crisi. È quello di cui ha bisogno il Paese. “L’Italia ha bisogno di grandi banche e noi lo siamo”, ha detto il ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier, in una conference call con le agenzie sui risultati finanziari.
Unicredit nel secondo trimestre dell’anno ha realizzato un utile in calo del 77,4% a 420 mln di euro, che si attesta sopra le attese: il consensus indicava infatti un utile di 347 milioni.
Unicredit ha dunque chiuso con un utile netto sottostante di 0,5 mld (rispetto al secondo trim 2019 in cui il risultato si attestava a 1 mld), con tutte le divisioni che tornano alla redditività, eccetto Commercial Banking Austria; un Rote sottostante nel primo semestre 2020 all’1,4%, in calo di 7,3 punti percentuali nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 e conferma un utile netto sottostante per l’intero 2021 a 3-3,5 mld e Rote sottostante tra il 6 e 7 per cento.
La banca ha visto nel secondo trimestre dell’anno una ripresa dell’attività commerciale e il ceo Jean Pierre Mustier, in conference call, si è nuovamente chiamato fuori dall’attività di M&A, ha confermato la politica sui dividendi e l’aggiornamento del Piano 2023 nel primo trimestre del 2021.
I ricavi, si legge in una nota, sono stati pari a 4,2 mld, in calo del 4,8 per cento trim/trim e del 7,7 per cento a/a, con il lockdown nei mercati core che ha causato una diminuzione delle commissioni commerciali. Il margine di interesse si è attestato a 2,4 mld, in calo del 4,0 per cento trim/trim, a causa del taglio dei tassi nella Cee e il cambio del business mix, dovuto alla focalizzazione su clienti con rating piu elevato, le commissioni hanno raggiunto gli 1,4 mld, in calo dell’11,8 per cento a/a, con ripresa avviata nel giugno 2020, quando le commissioni totali erano maggiori a/a per Italia (+6 per cento), per la Germania (+11 per cento) e per l’Austria (+2 per cento).
Le commissioni su investimenti sono state di 487 mln, in calo del 16,8 per cento a/a, con ripresa verso la fine del trimestre, spinta dalla robusta performance di Commercial Banking Italy, i proventi da attività di negoziazione di 357 mln, in rialzo del 105,9 per cento trimestre su trimestre con i proventi da attivita’ della clientela (escluse XVA6) in aumento del 79,1 per cento trim/trim grazie alla solida performance nei certificati e nel fixed income e i proventi da negoziazioni da attivita non della clientela sono in crescita di 113 mln trim/trim soprattutto sul portafoglio di tesoreria. I costi operativi sono in calo del 2 per cento trim/trim e dello 0,2 per cento a/a per la continua disciplina sui costi, che ha più che compensato le spese addizionali relative a Covid-19 nel secondo trimestre 2020. Stimati costi addizionali causa Covid-19 per l’intero anno 2020, che saranno assorbiti dai risparmi di gruppo. Il Cet1 ratio fully loaded è al 13,85 per cento ed elevato liquidity coverage ratio al 173 per cento mentre il Cet1 Mda buffer fully loaded e’ a 481 pb1, in rialzo di 280 pb a/a e di 44 pb trim/trim, nettamente al di sopra del target di 200-250 pb2. Il costo del rischio del primo semestre 2020 si è attestato a 91 pb e quello dell’intero anno 2020 è stato confermato a 100-120 pb; il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi è in miglioramento al 4,8 per cento; il rundown del portafoglio Non Core è confermato per il 2021 con le cessioni per 0,9 mld durante il secondo trimestre. La politica di distribuzione del capitale prevista di Team 23 sarà re-introdotta a partire dal 2021 per l’intero 2020; il 50 per cento dell’utile netto sottostante sarà distribuito agli azionisti con l’impegno a restituire gradualmente il capitale in eccesso sopra la parte alta del target di 200-250 punti base del Cet1 Mda buffer.
“Grazie alla positiva attuazione di Transform 2019, abbiamo una robusta posizione di liquidita’ e un capitale molto solido, con un Cet1 Mda buffer fully loaded di 481 punti base, ampiamente al di sopra del nostro target di 200-250 pb. Questa posizione ci ha consentito di continuare a supportare i nostri clienti e le comunità in tutta Europa durante questo contesto sfidante. Unicredit è impegnata a essere parte della soluzione e per tutto il secondo trimestre 2020 abbiamo operato in stretta collaborazione con i governi di tutti i Paesi in cui siamo presenti per fornire prestiti garantiti e offrire moratoria per un totale di oltre 41 mld”, ha affermato Jean Pierre Mustier, aggiungendo che “abbiamo visto i primi segnali di ripresa commerciale alla fine del secondo trimestre dell’anno, quando le economie hanno iniziato a riaprire nella maggior parte dei nostri mercati core”.

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