“La sconfitta dell’Ucraina non è un’opzione. Per la pace dobbiamo rafforzare la nostra difesa e le nostre capacità.
Tre giorni dopo l’attacco russo abbiamo deciso di fornire armi all’Ucraina e questo ha segnato un cambio di paradigma: penso che sia stata la nascita della difesa europea.
Rafforzare la difesa europea vuol dire sviluppare le nostre capacità industriali e questo è urgente per sostenere l’Ucraina.
Kiev ha bisogno di munizioni per difendersi, ecco perché abbiamo lavorato sulla proposta della premier estone per sostenere le forniture agli amici ucraini e l’alto rappresentante Borrell ha sviluppato un piano concreto per attuare questa assistenza all’Ucraina”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, durante la sessione plenaria del Parlamento Ue a Strasburgo, sottolineando che “vorremmo vedere un’escalation verso la pace ma la Russia non ha bloccato l’escalation della guerra.
Non vediamo passi del Cremlino verso il ritiro dal territorio ucraino.
Sosteniamo la formula per la pace giusta proposta da Zelensky che si basa sul rispetto del diritto internazionale e stiamo lavorando duro per riunire la comunità internazionale sugli sforzi per la pace.
Il lavoro per convincere altri Paesi resta estremamente difficile”.