Mancano due settimane per inviare la dichiarazione online entro la scadenza del 2 ottobre, dopo averla eventualmente integrata e modificata. Lo ricorda l’Agenzia delle Entrate che quest’anno ha utilizzato più di un miliardo e 300 milioni di dati per predisporre i modelli e semplificare l’adempimento per i cittadini. Oltre un miliardo di dati sono relativi alle spese sanitarie, 99 milioni i premi assicurativi, 73 milioni le certificazioni uniche di lavoratori dipendenti e autonomi, 11 milioni i bonifici per ristrutturazioni, 8,5 milioni i dati relativi agli interessi passivi sui mutui e 6,5 milioni quelli relativi alle spese scolastiche.
Per le dichiarazioni 2023 sono state inoltre considerate le spese per canoni di locazione e quelle di intermediazione per l’acquisto di immobili adibiti a “prima casa”: tutte informazioni che si aggiungono a quelle già presenti negli anni scorsi (contributi previdenziali e assistenziali, quelli versati per i lavoratori domestici, spese universitarie e per gli asili nido, ecc).
Per accedere alla dichiarazione basta entrare nella propria area riservata sul sito www.agenziaentrate.gov.it con le credenziali Spid, Cie o Cns, ricordano le Entrate. Una volta all’interno dell’applicativo web si può visualizzare il modello precompilato e consultare nel dettaglio gli importi già inseriti per confermarli oppure, tramite la funzione “Compilazione assistita”, modificarli e inserirne di nuovi in modalità guidata. Un video-tutorial, online sul canale YouTube dell’Agenzia, spiega i passi fondamentali per procedere all’invio, mentre il sito dedicato “info730” raccoglie tutte le informazioni utili e le risposte alle domande più frequenti. Sul sito delle Entrate è inoltre disponibile una guida ad hoc.
Chi vuole autorizzare un familiare o un’altra persona di fiducia a operare sulla propria dichiarazione online ha ancora tempo per attivarsi: l’abilitazione può essere richiesta in modo facile e immediato dalla propria area riservata o prenotando una videochiamata con un funzionario dell’Agenzia. In alternativa, è possibile inviare una pec o presentare la richiesta presso un qualunque ufficio dell’Agenzia. Le Entrate ricordano infine la scadenza del modello Redditi (e del modello Redditi correttivo del 730) fissata il 30 novembre.