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Valdis Dombrovskis, vice presidente Commissione UE: “Sul Pnrr l’Italia va bene, stiamo registrando buoni passi avanti”

“Sull’esecuzione del Pnrr da parte dell’Italia in realtà stiamo registrando dei buoni passi avanti.

L’Italia ha già avanzato diverse richieste di pagamento e la cooperazione con le autorità italiane è buona.

Comunque, se ci saranno problemi, siamo pronti a dialogare per la corretta esecuzione del Piano, con l’introduzione di emendamenti o altro”.

Lo ha affermato questo pomeriggio a Bruxelles l’attuale vicepresidente esecutivo della Commissione europea uscente, Valdis Dombrovskis, durante la sua audizione di conferma al Parlamento europeo come prossimo commissario Ue designato agli Affari economici e alla Produttività.

Dombrovskis rispondeva all’eurodeputato italiano del M5S Gaetano Pedullà, che gli aveva chiesto se l’Italia, a causa del suo ritardo nell’attuazione, non rischi di perdere fino a 50 dei 209 miliardi di euro che le sono stati assegnati dall’Ue con il Pnrr, mentre diversi altri paesi hanno già speso ormai il 50% dei loro fondi, a due anni dalla fine del piano europeo finanziato dal Rrf, lo “Strumento per la ripresa e la resilienza”.

A un’altra domanda di Pedullà sulla distribuzione del lavoro e delle competenze nell’ambito della futura Commissione europea riguardo alla gestione del Fondo Rrf (e quindi dell’attuazione dei diversi Pnrr nazionali), Dombrovskis ha replicato: “Lavorerò assieme al futuro vicepresidente esecutivo alla Coesione, Raffaele Fitto, così come ora collaboro con Paolo Gentiloni” il commissario Ue all’Economia uscente.

“In questi cinque anni di lavoro con lui, di cui circa quattro anni anche sul Fondo Rrf, non ci sono stati conflitti. Abbiamo lavorato in uno spirito collegiale, trovando sempre soluzioni e abbiamo sempre partecipato assieme ai dialoghi con il Parlamento europeo; ed è in questo spirito che voglio continuare a lavorare”, nella nuova Commissione con Fitto, che è stato designato come vicepresidente esecutivo responsabile per la Coesione e le riforme.

Sulla velocità di esecuzione del Rrf, Dombrovskis ha precisato che “entro fine anno prevediamo esborsi per circa la metà del totale; quindi l’esecuzione sta andando bene.

Cinque stati membri sono già al 50%, e altri raggiungeranno questo livello entro la fine dell’anno”.

Insomma, “in tema di programmazione abbiamo già tutti i Pnrr rivisti e approvati, compresi i nuovi capitoli ‘RePowerEU’.

Siamo ancora un po’ indietro sull’attuazione perché l’anno scorso gli Stati membri erano impegnati nella revisione, con finanziamenti aggiuntivi, di ‘RePowerEU’.

Ora questo processo è stato completato, e il ritmo dell’attuazione è stato accelerato”, ha spiegato il commissario designato agli Affari economici.

Dombrovskis ha poi risposto positivamente a un altro eurodeputato che chiedeva se i fondi del Rrf vadano davvero a sostenere la ripresa dell’Ue: “Sì è così.

Perché – ha concluso – ci sono i piani nazionali concordati e in linea con i requisiti del regolamento Rrf, che stabilisce dove va il denaro, che tipo di riforme devono essere ottenute, e quali investimenti devono essere finanziati”

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