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Svizzera pronta a referendum per revocare al Governo il potere di imporre lockdown e altre restrizioni

Il sistema di democrazia diretta della Svizzera sarà nuovamente messo alla prova entro la fine dell’anno, questa volta con un referendum sull’opportunità di revocare al Governo il potere di imporre lockdown e altre misure per rallentare la diffusione della pandemia di Covid-19. Solitamente la Nazione alpina di 8,5 milioni di abitanti non permette alla sua popolazione di esprimersi su importanti mosse politiche e consente di tenere un referendum solo se un numero sufficiente di persone firma una petizione per chiedere il voto.

L’anno scorso, la Svizzera ha votato per aumentare il numero di alloggi a basso costo, le agevolazioni fiscali per i bambini e la caccia ai lupi. L’idea è quella di fornire ai cittadini un controllo sul potere del Governo federale e un ritorno al mosaico di cantoni indipendenti. Ora il Paese è pronto per un referendum sull’opportunità di rimuovere al Governo il potere legale di imporre lockdown e altre restrizioni pandemiche. Gli attivisti hanno infatti presentato una petizione che ha raccolto circa 86.000 firme (una quota superiore alle 50.000 richieste) questa settimana, innescando un voto nazionale per l’abrogazione del “Covid-19 Act” dello scorso anno.

Il referendum potrebbe arrivare già a giugno e sembra destinato a rispecchiare le controversie emerse negli Stati Uniti e altrove su quanto i Governi dovrebbero spingersi oltre nel limitare le interazioni sociali in una pandemia. Fino al mese scorso, il Governo svizzero è stato diffidente nell’imporre il tipo di restrizioni sociali introdotte in Germania, Francia e altre Nazioni europee e, al contrario di altre Nazioni alpine, ha mantenuto le stazioni sciistiche aperte all’inizio di dicembre.

I gruppi imprenditoriali avevano avvertito dell’impatto economico negativo dell’annuncio di una chiusura prima del Natale. Un sondaggio d’opinione del Sotomo Research Institute del Paese ha anche rilevato che il 55% degli intervistati temeva che il coprifuoco e altre misure incidessero sulle loro libertà individuali. Il 18 dicembre, però, i leader svizzeri hanno ceduto quando sono aumentati i contagi e hanno ordinato la chiusura di bar, ristoranti e altri spazi ricreativi fino alla fine di febbraio. Il lockdown è stato rafforzato la scorsa settimana portando alla chiusura di tutti i negozi non essenziali.

I sostenitori del referendum, guidati in parte da un gruppo che si fa chiamare Amici della Costituzione, affermano che stanno cercando di assicurarsi che la legislazione sul Covid-19 non crei un precedente in caso di future emergenze. Un portavoce, Christoph Pfluger, ha affermato che il gruppo è preoccupato che le leggi possano aprire la strada a vaccinazioni obbligatorie con vaccini non adeguatamente sperimentati. I funzionari sanitari affermano che non esiste un piano che preveda vaccinazioni obbligatorie. Altri sostenitori dicono di essere più preoccupati per le ricadute economiche derivanti dai lockdown.

In ogni caso, il referendum è un passo avanti nel preservare le libertà del popolo svizzero, ha detto Pfluger. I critici dicono che il voto sarà probabilmente una perdita di tempo se i lockdown funzioneranno e permetteranno di guadagnare abbastanza tempo finché le vaccinazioni non avranno effetto. Ci sono anche clausole nella legislazione sul Covid-19 che stabiliscono limiti di tempo per le disposizioni legali incluse al suo interno.

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