Stefano Folli su Repubblica analizza le ultime mosse di Matteo Renzi: “Davvero – scrive l’editorialista – stiamo assistendo alla nascita di una nuova formula politica? O addirittura siamo agli esordi di un equilibrio destinato a segnare i prossimi anni, come fu il centrosinistra di Fanfani e Moro, pur con le loro diverse idee? Si fa presto a esagerare quando l’estate impazza e la gente ha più voglia di divertirsi che di farsi coinvolgere da una politica deludente. Così è a destra, dove il patto Meloni-Salvini-Tajani scricchiola ma non finisce in pezzi: semplicemente produce la solita paralisi della mediocrità. E così è a sinistra, dove Renzi è riuscito a richiamare di nuovo l’attenzione con l’abilità tattica che gli è riconosciuta.
Ma siamo d’estate, appunto. E quello che prende forma sotto l’ombrellone non è detto che regga quando riaprono le scuole. Anche perché le contraddizioni di questa nuova versione del campo largo sono infinite, tanto che al momento si tratta soprattutto di una suggestione. O meglio, di un modo di stare sui giornali nelle settimane in cui esistono solo la politica internazionale e le Olimpiadi. A prendere sul serio la questione – osserva Folli – c’è da chiedersi se il contributo di Italia Viva alla cultura riformista del Pd sarà davvero in grado di incidere sul tragitto di una nave al cui timone ci sono, tra mille baruffe, Elly Schlein e Giuseppe Conte.
Un’alleanza ‘di scopo’ Renzi l’ha appena sperimentata con Emma Bonino alle elezioni europee e non è andata bene. Certo, se l’obiettivo fosse quello di farsi dare sei o sette seggi alle prossime politiche, l’operazione con Schlein e gli altri sarebbe relativamente semplice. Se invece fosse più ambiziosa, come è logico che sia conoscendo i protagonisti, allora verrà il momento in cui il ‘renzismo’, con tutti i suoi risvolti pratici, compresa l’eredità di quel governo, si scontrerà con ‘l’anti-renzismo’. Ossia con una sorta di ideologia che quell’eredità respinge in toto e ha soprattutto in Conte il suo alfiere. In teoria, il Pd dovrebbe scegliere tra Renzi e i 5S. Ma ovviamente — non c’è nemmeno bisogno di dirlo — questo non avverrà: almeno non in tempi prevedibili. E allora quale può essere l’obiettivo realistico di Renzi, realizzabile nel giro di mesi e non di anni? Forse tentare d’intercettare il lento spostamento a sinistra di Forza Italia, sospinta dalla famiglia Berlusconi al di là delle cautele di Tajani”.