Taglio del cuneo fiscale, salario minimo, transizione 4.0 e superbonus. E’ la ricetta per la legge di bilancio che il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli illustra in un’intervista a Milano Finanza. Patuanelli non vede “alcun rischio per la maggioranza, ma solo fibrillazioni interne ai partiti e alla coalizione di centrodestra. Ovviamente non permetteremo che la stabilità del sistema Paese sia messa ancora una volta a repentaglio dai capricci dei singoli”, aggiunge.
A suo avviso “è arrivato il momento di agire sui costi sostenuti dagli imprenditori incidendo in modo massiccio sul cuneo fiscale”; poi “un altro capitolo da affrontare sarà la cessione del credito d’imposta di Transizione 4.0, ma su questo ci sono alcune resistenze all’interno del governo – sostiene – Bisogna agganciare al salario minimo il taglio del cuneo fiscale in modo radicale e strutturale”.
Alla domanda se sarà possibile intervenire sul cuneo prima dell’ok alla riforma fiscale generale, il ministro ribatte: “L’intervento sul cuneo dovrà essere fatto in legge di bilancio e occorrerà essere coraggiosi. Ho sentito troppe volte in passato dire ‘abbassiamo le tasse alle imprese’, il sistema della tassazione è da cambiare facendo proposte concrete e mettendo a sistema il dialogo delle parti sociali, non avremo un’altra occasione come questa”. Su quota 100 Patuanelli, invece, ritiene “sia arrivato il momento di dire che non ha prodotto, dati alla mano, gli effetti sperati”.
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