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[Scenario] Ecco i 13 motivi della grande crisi che avvolge i mercati. La nebbia peggiore delle brutte notizie

La crisi ucraina sta modificando l’andamento dei mercati globali, che si trovano in una fase di forte incertezza e instabilità. L’andamento dei mercati finanziari azionari ed obbligazionari, secondo molti, rappresenta la sintesi delle aspettative degli investitori sulle dinamiche economiche internazionali.

La domanda che dobbiamo porre nel dibattito odierno è se il -16% del principale indice americano Standard and Poor’s 500 dal primo gennaio ad oggi (-18% circa dai massimi) è considerabile un livello di equilibrio tra il contesto generale che viviamo e l’andamento dell’economia americana ed internazionale che si manifesta attraverso gli utili societari e quindi si riflette sugli indici di valutazione. Al tempo stesso dobbiamo chiederci se un livello del 3% dei tassi a dieci anni americani è in linea con il livello atteso del tasso di inflazione dei prossimi dodici mesi e quindi con la capacità della Banca Centrale americana di rallentare la corsa dei prezzi.

Per onestà intellettuale e completezza dobbiamo anche chiederci se i mercati in generale stanno prezzando il rischio di una guerra mondiale o di un ulteriore allargamento del conflitto ucraino. Sempre per onestà intellettuale dobbiamo ampliare lo sguardo ed andare oltre. Nella tabella riportata sono stati messi in evidenza alcuni elementi che rendono incerto il quadro generale e che si riflettono in modo diretto o indiretto su altre variabili che a loro volta, in un vortice di punti di contatto, impattano su altri ancora elementi.

Elementi di criticitàImpatti diretti
Guerra in UcrainaIncertezza geopolitica globale e rischio di crisi energetica in Europa
Riferimenti espliciti ad una guerra nucleare nel dialogo internazionaleIncertezza geopolitica globale
59 guerre in essere secondo recenti studiIncertezza geopolitica globale
Blocco delle esportazioni ucraineRischio fame in molti Paesi meno sviluppati specialmente africani e flussi migratori
Tensioni geopolitiche internazionali tra occidente ed asiaRiduzione commercio internazionale ed impatto sulle filiere produttive
Persistenza del Covid in tutti i paesi e timori per l’autunnoImpatto sui consumi interni
Continue tensioni in Medio OrienteIncertezza geopolitica internazionale
Rialzo delle materie primeInflazione ed impatto sui consumi
Caduta dei mercati azionari ed obbligazionariPerdita potere di acquisto
Politica restrittiva delle banche centraliVolatilità sui mercati
Crollo delle criptovalutePerdita potere di acquisto
Rialzo del costo dei mutui ed impatto sui consumiMinori consumi e recessione
Politica Covid ZERO in CinaImpatto sulle filiere produttive e sul commercio internazionale

Fonte: rassegna stampa

Il disegno che emerge è quello di un contesto economico, politico, sociale fragile, complesso, complicato, indecifrabile a livello internazionale. IL blocco delle esportazioni ucraine di grano e delle altre materie prime alimentari determina un rialzo dei prezzi e quindi una pressione inflazionistica nei paesi importatori ma anche un rischio di scarsità in alcune aree geografiche meno ricche.

Questo effetto scarsità potrebbe generare in tempi rapidi scontri sociali come nel passato ed ingenti flussi migratori verso l’Europa innestando a catena un impatto anche sulle politiche interne di immigrazione e quindi sulla stabilità politica dei paesi direttamente interessati.

Al tempo stesso la politica zero Covid in Cina determina un blocco nella produzione e quindi nelle esportazioni verso i paesi occidentali creando tensioni nelle filiere produttive di molti settori e quindi un rialzo dei prezzi dei beni coinvolti. In questo quadro generale complesso, la flessione del 16% dell’indice americano con quale scenario futuro è quindi considerabile coerente? Non consideriamo lo scenario peggiore di un allargamento del conflitto che avrebbe esiti imprevedibili ma comunque drammatici. 

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