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Matteo Salvini (segretario Lega): «Quota 100 è ancora viva, sul nucleare abbiamo un alleato in Draghi»

Quota 100, nucleare e accoglienza. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, anticipa le sue prossime battaglie e parla dei suoi rapporti con il premier Draghi e con la Chiesa.

«Quota 100 è viva, costa 400 milioni e io lavoro perché resti anche nel 2022», dice Salvini in un’intervista a La Stampa. Bisognerà convincere il premier. E non si ferma qui il leghista: «Conto di trovare un alleato in Draghi anche sul nucleare. Siamo l’unico paese del G8 a non averlo». Con il presidente del Consiglio «il rapporto è molto positivo. Ci sentiamo e ci messaggiamo spesso», racconta.

Oggi l’incontro a San Pietro. «Ammetto che in Vaticano non ho mai avuto grandi relazioni». Eppure, sull’accoglienza, Salvini è convinto di non pensarla in maniera troppo diversa dal Papa. «Mi sono riletto molti passaggi dei suoi discorsi e non sono così sicuro» di avere una visione diversa da Bergolio. «Molti sacerdoti» aggiunge Salvini «hanno condiviso le mie scelte da ministro dell’Interno».

Gli afghani vanno aiutati tutti? 

«Certamente», risponde.

Fronte amministrative. Questi i pronostici del segretario del Carroccio: «A Trieste vinciamo noi al primo turno. E io non escludo neanche a Torino», dove si avrebbe un «risultato storico». Mentre nelle altre città «andiamo al ballottaggio» e a Roma potrebbe essere tra Michetti e l’attuale sindaca. «Tra Calenda e Gualtieri» dice Salvini «non mi stupirei se a ridere fosse la Raggi». 

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