Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Roma, Arezzo, Ancona, Napoli, Trieste, Foggia: tutta Italia partecipa al nostro dibattito

Stefano Belfiore – Roma

Buonasera, la mia proposta è indirizzata a dare la possibilità di autoimpiego, a coloro che oggi si trovano nelle condizioni di disoccupazione. Tutti i disoccupati, potranno aprire una loro attività, sia di impresa o come libero professionista, con la garanzia che fino al fatturato di 12000 euro netti annui, avranno diritto a trovarsi in area no tax! e inps free.
Purtroppo bisogna garantire la minima sopravvivenza a colui che disoccupato, dal totale carico della società, senza soldi da spendere, a lavoratore e consumatore.

Regime dei minimi e gestione separata inps per tutti i liberi professionisti, ivi compresi agenti di commercio e agenti immobiliari! Oggi è una follia fargli pagare la contribuzione minima, prima ancora di sapere se sono in grado di vendere anche solo un cioccolatino.

Facilitazioni per l’apertura p.iva, contabilità e apertura fisica del negozio, da attivare tramite lo sportello di enti governativi ai quali chiedere appoggio per gli adempimenti, snellendo le pratiche asl, commercio, pubblicità, cila, scia, dichiarazioni varie ecc.
Un unico interlocutore statale o comunale che delegato dall’interessato, farà e si interfaccerà con tutti gli altri attori per l’autorizzazione all’apertura.
A Roma ogni circoscrizione e ogni asl interpreta a modo suo i vari regolamenti, assegnare un tutor alle imprese eviterebbe perdite di tempo, di soldi e soprattutto eviterebbe stupide interpretazioni da parte degli organi di controllo.

Ferdinando Caputo – Napoli – Esperto in Microcredito

Buongiorno, sono convinto che l’Italia ripartirà dalle piccole e medie imprese , sicuramente grazie al Microcredito, ma la maggior parte dei nostri rappresentanti politici non hanno nessun interesse a divulgare ciò, io come massimo esperto in materia sono a disposizione per tutto quello che servirà a far ripartire l’Italia.

Maddalena Bellisario – Napoli – Ex insegnante

Il monte ore è diminuito negli anni ed è insufficiente. La scuola deve restare aperta anche nel pomeriggio almeno tre giorni a settimana. Corsi di recupero e potenziamento, attività creative, i docenti che aderiscono pagati per le ore in più. Una scuola seria e divertente che prepari alla competizione della vita.

Maria Rita Angelini – Trieste – Presidente Associazione

Esenzione IMU per i proprietari di locali usati come sede di associazioni che promuovono l’arte di cui sono presidenti.

Emilia Alfonsi – Ancona – Medico

Vorrei che fosse applicato in tutta Italia il budget di salute per consentire di fare dei progetti anche a favore della cronicità che siano sostenibili, fattibili, soprattutto orientati al ritorno funzionale.

Alberto Rossi – Arezzo – Libero Professionista

La prima, prima, prima cosa da fare è attuare tagli di spesa importanti al bilancio dello Stato, in particolare alle consulenze; non c’è bisogno di pagare esperti o task Force per acquisire conoscenze, idee e consulenze a costo zero; Governanti, Parlamento, dirigenti pubblici, corpi intermedi, liberi cittadini possono dare tutti gli input al Governo per agire correttamente; occorre tagliare dai 50 ai 100 MLD

Antonella Gasperin – Borgo Valbelluna (BL) – Impiegata

Vorrei un’organizzazione dedicata all’assistenza degli anziani, che fornisca la sicurezza di badante a casa, di copertura notturna, di servizio farmaci, quant’altro coinvolga la gestione. Unico ente che si interfaccia col ministero o la regione che sovraintende i servizi.

Maria Rita De Francesco – Mondragone (CE) – Pensionata

Io metterei al primo posto il recupero dell’Italia stessa. Si pensi alla sua fragilità, alle grandi frane, alle inondazioni, allo scempio dei boschi, agli incendi, quanto ancora dovremo vedere prima di provvedere!

Antonella Borrelli – Misano di Gera d’Adda (BG) – Insegnante

Basta sanificare, non serve più. Sono solo costi. No mascherine no gel. Nulla. La pandemia in Italia è terminata. Bloccherei solo i contatti con l’estero.

Anna Maria Palmieri – Foggia – Casalinga

Ritengo che per rilanciare le imprese e per tali intendo TUTTE anche la famiglia in quanto per vivere deve gestire denaro per la crescita dei suoi componenti come cellula della società….. SOLTANTO PAGANDO DELLE IMPOSTE FISCALI GIUSTE che non sono quelle che attualmente si pagano….. Si potrà rilanciare l’ Italia .. il ceto medio pur avendo un reddito non è invogliato a spendere più del necessario …quindi l’ economia non si muoverà versi la crescita….. La mia PROPOSTA È TOGLIERE LA PROGRESSIONE DELLE ALIQUOTE FISCALI E INTRODURRE UNA SOLA ALIQUOTA CHE NON DEVE SUPERARE IL 20 percento….. E calcolarla sul reddito alla fonte……

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