Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Ripartiamo dall’educazione civica: è qui che poggiano le nostre fondamenta

Da settembre la scuola riparte, in presenza, e con una interessante novità: l’insegnamento obbligatorio dell’Educazione civica in ogni classe, con almeno 33 ore all’anno dedicate e con un proprio voto. Sarà un insegnamento trasversale alle altre materie (come stabilito dalla legge 92 del 2019) e obbligatorio in tutti i gradi di istruzione. Credo sia un’ottima notizia perché è sull’Educazione civica che poggiano le basi per un sano sviluppo delle nuove generazioni che tenga conto dei valori fondanti della nostra società. Quali saranno gli assi attorno a cui ruoterà la nuova materia? Sarà approfondito lo studio della nostra Costituzione. Sarà, inoltre, dato ampio spazio ai temi ambientali e allo sviluppo sostenibile. E non mancherà un focus specifico sulla cittadinanza digitale. Il Ministero dell’Istruzione[1] ha inviato nei giorni scorsi alle scuole le linee guida[2] con tutti i dettagli[3].

La Costituzione

Per quanto riguarda la Costituzione, il Ministero dell’Istruzione ha spiegato come studentesse e studenti approfondiranno lo studio della nostra Carta costituzionale e delle principali leggi nazionali e internazionali con l’obiettivo di fornire loro gli strumenti per conoscere i propri diritti e doveri, di formare cittadini responsabili e attivi che partecipino pienamente e con consapevolezza alla vita civica, culturale e  sociale  della loro comunità. La conoscenza, la riflessione sui significati, la pratica quotidiana del dettato costituzionale rappresentano il primo e fondamentale aspetto da trattare, si spiega nelle linee guida, perché sono aspetti che pervadono tutte le altre tematiche. Collegati alla Costituzione sono i temi relativi alla conoscenza dell’ordinamento dello Stato, delle Regioni, degli Enti territoriali, delle Autonomie Locali e delle Organizzazioni internazionali e sovranazionali, prime tra tutte l’idea e lo sviluppo storico dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite.

Anche i concetti di legalità, di rispetto delle leggi e delle regole comuni in tutti gli ambienti di convivenza (ad esempio il codice della strada, i regolamenti scolastici, dei circoli ricreativi, delle Associazioni…) rientrano in questo primo nucleo concettuale, così come la conoscenza dell’Inno e della Bandiera nazionale. Vista la grande mole di argomenti da trattare, qualcuno potrebbe obiettare come le 33 ore annue risultino insufficienti ad approfondire tutti gli aspetti dell’Educazione civica (tenendo anche conto che la Costituzione è solo una parte del programma di studio). Bisogna tenere conto, però, che la legge parla di “almeno 33 ore” e che quindi molti di questi argomenti potranno essere approfonditi anche attraverso ulteriori corsi e progetti. Inoltre, l’Educazione civica è una materia talmente trasversale che è in grado di “contaminare” tutte le altre discipline curriculari secondo un approccio “interdisciplinare”.

Lo sviluppo sostenibile

L’educazione ambientale e i temi della sostenibilità sono un altro pilastro delle 33 ore di Educazione civica anche alla luce dei 17 obiettivi fissati dall’agenda 2030 dell’ONU. Non si parla solo di salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, ma anche di costruzione di ambienti di vita, di città, di scelta di modi di vivere inclusivi e rispettosi dei diritti fondamentali delle persone, primi fra tutti la salute, il benessere psicofisico, la sicurezza alimentare, l’uguaglianza tra soggetti, il lavoro dignitoso, un’istruzione di qualità, la tutela dei patrimoni materiali e immateriali delle comunità. In questa sezione rientrano anche i temi dell’educazione alla salute, la tutela dell’ambiente, il rispetto per gli animali e i beni comuni, la protezione civile.

Cittadinanza digitale

Altro tema interessante e di estrema attualità riguarda la cittadinanza digitale a cui la Legge 92 dedica l’intero articolo 5. Che cosa si intende per “Cittadinanza digitale”? Le linee guida del Ministero dell’Istruzione parlano della “capacità di un individuo di avvalersi consapevolmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione virtuali”. Non è più solo una questione di conoscenza e di utilizzo degli strumenti tecnologici, dunque, ma del tipo di approccio agli stessi.

Gli studenti avranno il compito di studiare e approfondire l’uso corretto del web e delle tecnologie digitali. In questa sezione rientra anche la “media education”, intesa come conoscenza dei nuovi mezzi e tecniche di comunicazione per contrastare fenomeni devianti come le fake news, l’hate speech, il cyberbullismo. Dal Ministero fanno sapere come nella scuola dell’infanzia, si dovrà prevedere, attraverso il gioco e le attività educative e didattiche, la sensibilizzazione delle bambine e dei bambini a concetti di base come la conoscenza e il rispetto delle differenze proprie e altrui, la consapevolezza delle affinità, il concetto di salute e di benessere.

Ci saranno apposite misure di accompagnamento e supporto per docenti e dirigenti scolastici. Nelle scuole del primo ciclo l’insegnamento trasversale dell’educazione civica è affidato, in contitolarità, a docenti di classe individuati sulla base dei contenuti del curricolo, utilizzando le risorse dell’organico dell’autonomia. E tra essi è individuato un coordinatore. In quelle del secondo ciclo l’insegnamento è affidato ai docenti abilitati nelle discipline giuridico-economiche e, dove non ve ne fossero, sarà attribuito in contitolarità a più docenti, competenti per i diversi obiettivi/risultati di apprendimento condivisi in sede di programmazione dai rispettivi Consigli di classe.

Sarebbe anche utile per le scuole avviare collaborazioni con enti, associazioni ed esperti esterni (sui contenuti del programma) in grado di supportare e affiancare gli Istituti in questo nuovo percorso formativo che, siamo sicuri, contribuirà ad arricchire ancora di più le conoscenze e le competenze dei nostri studenti e ad aggiungere ulteriore entusiasmo per la ripresa delle attività scolastiche a partire da settembre.


[1] https://www.miur.gov.it/web/guest/-/inviate-alle-scuole-le-linee-guida-per-l-insegnamento-dell-educazione-civica-azzolina-studio-della-costituzione-sviluppo-sostenibile-cittadinanza-digi

[2] Le linee guida https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/ALL.+Linee_guida_educazione_civica_dopoCSPI.pdf/8ed02589-e25e-1aed-1afb-291ce7cd119e?t=1592916355306

[3] Il decreto MI https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/m_pi.AOOGABMI.Registro+Decreti%28R%29.0000035.22-06-2020.pdf/8e785f33-2898-95b1-7326-dcc368228f98?t=1592916355595

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.