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Guido Rasi (consulente Figliuolo): «No alla quarta dose per tutti»

Non è ancora ora della quarta dose. Lo dice Guido Rasi, immunologo e consulente del commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo. «Non ha senso mantenere il sistema immunitario continuamente attivato. Abbiamo una memoria che ci aiuta anche quando gli anticorpi calano. Forse non sarà in grado di evitare l’infezione, ma la malattia grave sì. E per il futuro sarebbe meglio elaborare una nuova risposta, più strutturata, piuttosto che continuare a organizzare vaccinazioni di massa in regime di emergenza».    

«Oggi la terza dose ci sta difendendo e a differenza della quarta, ha un motivazione forte», ovvero Omicron. «La quarta dose invece ci pone più domande che risposte. Al momento la consiglierei alle persone immunocompromesse, ai pazienti oncologici, a chi ha una riduzione rapida degli anticorpi perché è in dialisi», continua in un’intervista alla Repubblica.

«In ogni caso non possiamo andare avanti con campagne vaccinali di massa ogni pochi mesi. Non è sostenibile. Bisognerebbe pensare a una risposta più strutturata», per esempio «creando vaccini spray che producano un’immunità nelle mucose dell’apparato respiratorio, per esempio. O che siano facili da prendere, ad esempio per via orale come avviene con la polio. Oppure vaccini che riconoscano altre proteine del virus, più stabili della spike che muta rapidamente», sostiene. Alla domanda perché il nuovo vaccino Novavax non sia ancora arrivato, ribatte: «È questione di poco. Novavax è un vaccino proteico un po’ più difficile da produrre».  

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