Strano paradosso, quello del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Su 100 imprese italiane 75 sono interessate a partecipare ai bandi, 22 hanno gia’ deciso a quali gare vorrebbero prendere parte, e soltanto due hanno effettivamente presentato domanda.
A svelare la discrepanza tra volonta’ degli imprenditori di sfruttare le risorse ed effettiva messa a terra delle opportunita’ del Pnrr e’ uno studio di Deloitte, condotto su 200 imprese italiane con piu’ di 10 dipendenti e firmato dal senior partner Stefano Alfonso e dal manager Luca Bonacina.
Uno degli ostacoli che impediscono alle aziende italiane di sfruttare le opportunita’ riconducibili ai fondi e’ il notevole impegno richiesto in termini di tempi e risorse. Interrogati su questo passaggio, i capi
azienda italiani hanno fatto emergere quelle che per loro sono le principali difficolta’.
La prima, segnalata dal 57% del campione, sono i requisiti di ammissibilita’ e valutazione. Segue a ruota, al 44%, l’assenza di adeguate informazioni e il suo corollario, cioe’ l’eccessiva frammentazione. Il rischio di perdere la bussola e’ molto alto.
E poi ci sono i problemi legati alle tempistiche: il 43% degli imprenditori pensa che i tempi di realizzazione delle iniziative siano troppo brevi, il 32% che ci sia troppo poco tempo tra l’uscita dei bandi e la loro scadenza. E se il tempo e’ poco, i capi azienda chiedono quanto meno di essere assistiti dagli enti preposti: proprio la percezione di una scarsa vicinanza delle istituzioni costituisce un freno per quasi quattro imprenditori su 10.