La Corte dei Conti suggerisce alla Regione Siciliana di individuare “un responsabile/referente unico per l’attuazione dei progetti finanziati da fondi Pnrr che garantisca alle amministrazioni centrali, titolari degli interventi a regia, l’invio, nei tempi previsti, delle informazioni sullo stato di avanzamento procedurale, finanziario e fisico degli interventi del Pnrr, ai fini del monitoraggio da parte dell’Unità centrale di Audit presso il Mef, e della rendicontazione semestrale all’Ue”.
E “a prevedere specifici reports, indirizzati agli organi direzionali, al fine di monitorare, nel corso della gestione, il grado di conseguimento delle misure previste dal Pnrr, e il rispetto dei tempi programmati”.
È quanto si legge nella delibera con cui giudici contabili hanno approvato la relazione della Regione nell’ambito del contraddittorio sul sistema dei controlli interni, rilevando tuttavia “una parziale adeguatezza del sistema integrato”.
La delibera è stata trasmessa al presidente della Regione, al presidente dell’Ars e al presidente del collegio dei revisori dei conti della Regione.
In merito ai controlli sull’attuazione dei progetti del Pnrr, la Corte, nel documento, invita l’amministrazione regionale “a prevedere una omogenea metodologia, prevedendo una forma di intervento sostitutivo, nel caso di ritardo e/o inadempimento dei dipartimenti nell’attivazione dei controlli, nonché delle forme di verifica sull’adeguatezza del sistema di controllo adottato a livello di ciascun dipartimento”.
E “a prevedere l’operatività e l’interscambiabilità del sistema informativo regionale con la piattaforma nazionale, stante che i sistemi informativi non integrano, tempestivamente, i flussi informativi a supporto della funzione strategica e di quella gestionale, al fine di verificare in corso d’opera il conseguimento degli obiettivi del Pnrr nei tempi programmati, oppure di consentire la rapida adozione degli interventi correttivi”.