Le varianti del Covid-19 non devono preoccupare, ma vanno controllate. Lo afferma Giorgio Palù, presidente Aifa, durante la trasmissione Mezz’ora in più. Nel suo intervento sottolinea che la variante indiana, che imperversa in Gran Bretagna, può essere controllata con il vaccino.
«Che noi sequenziamo un po’ meno degli altri è vero. I britannici sequenziano il 40-50%, noi» afferma Palù «siamo intorno all’1%. La variante indiana circola anche da noi, ma è meno dell’1%: la prevalente è la variante inglese, oltre il 90%. Poi abbiamo in alcune regioni la variante brasiliana, e abbiamo anche la nigeriana e la sudafricana. Quindi le abbiamo tutte, ma per definire pericolosissima una variante bisogna aver accertato o su esperimenti animali o con dati clinici ed epidemiologici che c’è un aggravamento della condizione e questo non è vero».
Secondo il presidente dell’Aifa, è «naturale» che il virus muti. «Non dobbiamo essere preoccupati, ma controllare che queste varianti non sfuggano al controllo degli anticorpi che vengono indotti dalla vaccinazioni» conclude Palù, «Anche la variante indiana può essere controllata. Gli inglesi si stanno accorgendo che serve vaccinare con le due dosi».