“Anche se si dovessero consolidare rimbalzi nei mercati, mantenere la guardia è un imperativo”.
Lo scrive su MF Angelo De Mattia parlando delle turbolenze sui mercati finanziari dovute alle ultime crisi bancarie.
Secondo De Mattia “non basta ripetere il mantra secondo il quale il sistema bancario a livello europeo è solido, le banche nel complesso sono ben capitalizzate e in buone condizioni di liquidità, in sostanza sono resilienti, a maggior ragione se si è poi costretti a dire, come ha fatto il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che in Europa non abbiamo uno strumento di intervento immediato nel caso si dovesse verificare una crisi bancaria.
Si tratta di una verità inoppugnabile.
Non è la prima volta che viene rappresentata da Visco, il quale da anni suggerisce di prendere in esame il sistema americano di intervento nella crisi per una valutazione comparatistica al fine di istituire nell’Unione lo strumento ora mancante.
Ciò però non dipende dalla Banca d’Italia o dalla Bce ma dalle decisioni dei partner comunitari e poi dalla traduzione di queste in una normativa europea.
Il fatto è che finora non è stato neppure completato il meccanismo di risoluzione delle banche in dissesto con il relativo fondo dalla inadeguata dotazione e che è lontanissima l’istituzione dell’assicurazione europea dei depositi, pur trattandosi di impegni assunti a suo tempo dai partner che costituiscono due dei tre pilastri dell’Unione bancaria varata nel 2014.
Eppure ci sarebbe da dire, seguendo la nota espressione: se non ora, quando?
Ciò che sta accadendo, i cui sviluppi comunque incombono come una spada di Damocle su tutti i cittadini dell’Unione, dovrebbe spingere da un lato ad adempiere agli impegni già assunti e dall’altro ad agire con urgenza per integrare l’assolvimento di tali impegni con misure organiche per l’intervento d’urgenza nei casi di crisi”.