Il debito pubblico italiano, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati membri della Uem, è stato nel 2023 pari a 2.868.411 milioni di euro, ovvero al 134,8% del Pil, 3,5 punti percentuali in meno rispetto al 138,3% del 2002.
Il deficit si è attestato invece al 7,2% del Pil contro l’8,1% del 2022.
Lo rende noto l’Istat informando di aver trasmesso i dati alla Commissione europea in applicazione del Protocollo sulla procedura per i disavanzi eccessivi.
Il dato del debito è leggermente superiore alla stima fornita il 23 settembre, pari al 134,6%.
Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato negativo e pari al -3,5% del Pil, con un miglioramento di circa 0,5 punti percentuali rispetto al 2022.
La spesa per interessi che, secondo le attuali regole di contabilizzazione, non comprende l’impatto delle operazioni di swap, è stata pari al 3,7% del Pil, mostrando una decrescita di -0,4 punti percentuali rispetto al 2022.
I dati del debito delle amministrazioni pubbliche per gli anni 2020-2023, precisa l’Istat, sono quelli pubblicati dalla Banca d’Italia e sono coerenti con il Sistema europeo dei conti (Sec 2010).