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Michele Emiliano, governatore Puglia: “I Fondi Ue restino alle Regioni, il Sud non è in ritardo”

Se i fondi di coesione “non vengono dati alle Regioni per essere trattenuti al centro salta tutto il quadro di investimenti dei fondi europei dei prossimi sette anni”.

Lo afferma in un’intervista alla Stampa il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, secondo cui “è inimmaginabile per il Sud che le risorse del Fondo sviluppo e coesione vengano trattenuti a Roma.

Togliere l’Fsc alle Regioni è un dramma nazionale e un dramma europeo.

E noi faremo un diavolo a quattro anche presso l’Ue per difenderli”.

Per Emiliano il Meridione non è in ritardo con la spesa per gli investimenti: “Se si prende come benchmarking il Veneto, una regione virtuosa secondo i luoghi comuni, i 600 milioni che costituiscono il loro target sono stati raggiunti e superati sia dalla Puglia che dalla Campania già nel 2018, e cioè tre anni prima”.

In Puglia anzi presentiamo indici superiori alla quasi totalità delle Regioni del Centro Nord.

Siamo prima regione italiana e anche europea nella capacità di spesa.

Questa affermazione che il Sud è più lento del Nord non sta in piedi.

In realtà la situazione complessiva, davvero drammatica, invece è a livello nazionale.

La tesi che il Sud non spenda i fondi è un luogo comune: è una favoletta messa in giro da chi non si rassegna al fatto che il Mezzogiorno abbia a disposizione fondi europei e del Pnrr in misura maggiore rispetto al Centro Nord”.

Al rilievo che i Per comuni sui progetti del Pnrr faticano Emiliano replica: “Ma i comuni in genere, non i comuni del Sud.

Noi ad esempio in Puglia abbiamo una struttura speciale che serve a monitorare tutti gli interventi del Pnrr localizzati in Puglia in supplenza dello Stato, per dare un amano a tutti i comuni che ce lo chiederanno anche sul fronte della progettazione”.

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