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Maurizio Tamagnini, AD Fsi: “Investire sull’Italia fa bene” | L’analisi

“Siamo il più grande investitore indipendente dedicato al 100% all’Italia, fiscalmente residente nel Paese, incluso nel Pei 300, la classifica mondiale dei 300 gestori di fondi di private equity maggiori”.

Lo afferma l’amministratore delegato di Fsi Maurizio Tamagnini, in un’intervista a L’Economia del Corriere della Sera.

«Investire nelle aziende italiane fa bene, anche ai rendimenti», sottolinea Tamagnini, ricordando gli «1,2 miliardi investiti in tecnologia dal team di Fsi negli ultimi anni».

In merito al fondo Fsi 2, Tamagnini spiega che gli investitori sono “al 55% esteri e al 45% italiani.

Tra i primi c’è il Fondo europeo per gli investimenti, il fondo sovrano di Singapore Temasek, la Kuwait Investment Authority.

Partner storici che hanno confermato la loro presenza.

Tra gli italiani, c’è grande partecipazione delle casse di previdenza: hanno investito centinaia di milioni e svolto un ruolo di catalizzatore verso altri investitori, sono nell’advisory board.

Poi banche e assicurazioni italiane ed europee, fondazioni bancarie, qualche fondo pensione, i family office di gruppi industriali europei, fondi di fondi e asset manager.

Questa raccolta ha confermato l’attrattività delle aziende italiane per i grandi investitori”.

La taglia dei singoli investimenti è minore che in passato “ma il numero degli investitori è più che raddoppiato rispetto a Fsi 1 ed è aumentata la raccolta.

Un grande risultato”, perché “è un contesto di mercato difficilissimo.

Dopo la pandemia e la diminuzione dei corsi di Borsa, per mantenere un equilibrio i grandi investitori hanno dovuto ridurre le allocazioni al private equity.

In generale, ora si stanno dirigendo sempre più verso pochi grandi gestori globali.

Si pensi che nel mondo negli ultimi dieci anni il peso dei fondi di private equity sotto il miliardo di dollari è sceso dal 55% al 20%».

Parlando di Fsi, Tamagnini sottolinea che “in 15 anni abbiamo dato ritorni da primo quartile a livello europeo, investendo sempre e solo in aziende italiane.

Siamo il maggiore fondo europeo indipendente dedicato a un solo Paese.

Siamo supervisionati dalla Banca d’Italia, abbiamo 50 persone tutte basate a Milano con forti competenze industriali e finanziarie.

In 15 anni questo team ha investito quasi tre miliardi in 21 società con 70 mila dipendenti, 15 miliardi di ricavi, tre miliardi di margine operativo lordo.

Società che durante il periodo di partecipazione del team Fsi hanno chiuso più di 30 acquisizioni, sono cresciute ogni anno in media del 21% per i ricavi, del 24% per l’Ebitda, del 14% per dipendenti.

Abbiamo dimostrato che dare benzina alle aziende italiane fa bene all’economia e porta rendimenti.

È questo che deve fare il sistema italiano, dare risorse alle aziende e portare ritorni per chi investe».

I fondi raccolti saranno destinati “soprattutto in aziende tecnologiche e delle scienze della vita, settori chiave dell’economia italiana dove abbiamo investito l’80% dell’ultimo fondo.

E nell’economia circolare, sostenibile.

Abbiamo una pipeline forte e prevediamo di chiudere due-tre operazioni entro l’anno».

Quanto alle aziende di pagamenti e di trasformazione digitale, “abbiamo investito in Bancomat perché crediamo possa diventare la moneta digitale degli italiani e svolgere un ruolo di primo piano sia nel consolidamento europeo dei circuiti di pagamento sia nell’euro digitale.

Con Retex vogliamo arrivare a un gruppo da 500 milioni con servizi di trasformazione digitale per la grande distribuzione, l’alimentare e il lusso.

Supportiamo Lynx nel consolidamento come system integrator per banche e utility e Numia nel suo ruolo di fornitore di sistemi di pagamento italiani innovativi».

Inoltre, “confermiamo” che la cessione dell’attività monetica di Bpm a Numia avverrà entro fine anno.

La Borsa, conclude Tamagnini, ha un ruolo “importante per la crescita delle aziende, ma queste possono essere idonee alla quotazione se hanno un flottante significativo e una liquidità che permetta agli investitori di entrare e uscire con facilità”.

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