“I concessionari di autoveicoli sono sottoposti ad una pressione eccessiva la cui origine è il Green Deal Automotive che, con tutti i limiti di una “decarbonizzazione” misurata al tubo di scarico (TTW), vincola i costruttori a produrre veicoli poco graditi dal nostro mercato”.
Lo ha affermato Massimo Artusi, presidente di Federauto, intervenendo alla Conferenza di Sistema Confcommercio 2024.
“La normativa europea in materia di Green Deal Automotive – ha continuato Artusi -, prevedendo pesantissime multe per i Costruttori fuori target nelle emissioni di CO2, induce i car-maker a forzare la fabbricazione di autoveicoli elettrici che il mercato non assorbe.
Se tali norme non saranno modificate entro il 2025 – come chiedono alcuni Paesi membri a cominciare dall’Italia – inevitabilmente i costruttori finiranno per trasferire l’onere di smaltire prodotti difficili da commercializzare sui concessionari i quali, pur avendo oggi un buon equilibrio finanziario, potrebbero non essere più in grado di svolgere la naturale funzione di mercato.
In questo senso si indirizza l’appello rivolto dalle Associazioni europee dei concessionari Stellantis al presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen”.
“Federauto, “farà il necessario per evitare che tutte le pressioni generate da un quadro normativo astratto si scarichino sul capo dei concessionari, sugli automobilisti, sull’economia nazionale (con l’interruzione di produzioni o la chiusura di interi siti) e sul bilancio dello Stato”, ha concluso Artusi.