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Mario Mattioli (presidente Confitarma): «Nel Recovery italiano non ci sono azioni mirate al trasporto marittimo nel suo complesso»

Mario Mattioli, presidente di Confitarma, è intervenuto nel corso dell’audizione di fronte all’8a Commissione Trasporti del Senato, nell’ambito dell’esame in sede consultiva della proposta per il Recovery Plan.

«Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, transizione ecologica, infrastrutture e mobilità, istruzione e formazione, ricerca e cultura: queste le sfide ambiziose del Pnrr. Occorrono però specifiche azioni mirate al trasporto marittimo nel suo complesso».

Mattioli ha ribadito come gli unici interventi concreti per il settore marittimo contenuti nel Pnrr riguardano il Tpl e la portualità. Troppo poco per dei segmenti, sicuramente importanti, ma che rappresentano solo una parte del sistema. Secondo il presidente di Confitarma non vi sono azioni concrete per il trasporto marittimo marittimo, nonostante questo rappresenti uno dei settori più rilevanti per la transizione ecologica. Per questo ha elencato le azioni proposte dall’industria armatoriale italiana nell’ambito delle missioni del Pnrr. 

«Per la digitalizzazione, aspetto fondamentale per il trasporto marittimo, occorre adeguare i sistemi di interfaccia nave/porto e sviluppare in quest’ottica le piattaforme telematiche; istituire l’anagrafe nazionale della gente di mare nell’ambito della più complessiva attuazione della Riforma del collocamento della gente di mare; attuare la riforma del Codice della Navigazione per una transizione verso il digitale e adottare giornali e documenti di bordo elettronici», spiega Mattioli.

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