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L’ultimo miglio delle restrizioni: 100 giorni per mettersi alle spalle il Covid-19

L’ultimo miglio. Così il governo si appresta ad approvare le ulteriori restrizioni per contenere il Covid-19. «Se funziona, potremo ritenere il Covid soltanto un ricordo», ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. Rimane il sistema della regioni a colori con una novità: arriva quella bianca, la nuova zona con bassissime restrizioni, qualora l’Rt dovesse scendere sotto lo 0,5, con restrizioni praticamente minime. Aumenta la facilità di entrare nelle zone arancioni e rosse. A parlarne è Repubblica, che racconta del nuovo sistema di calcolo utilizzato dal governo, che non si basa più soltanto sull’Rt ma che tiene conto anche, e soprattutto, del numero di posti letto in terapia intensiva e nei reparti di area medica occupati nelle zone Covid.

Confermato il coprifuoco, la novità riguarda la stretta sugli asporti, per evitare gli assembramenti degli aperitivi, e la possibilità di aprire i musei e i cinema nelle zone gialle. Una possibilità ancora sul tavolo, ancora da confermare. Ora toccherà discutere il pacchetto, ancora provvisorio, con le Regioni, per poi presentare il testo definitivo al Parlamento da approvare tra giovedì e venerdì.

Sul sistema colori delle Regioni si è espresso il ministro delle Autonomie, Francesco Boccia, nella riunione di ieri sera con i colleghi ministri. «Ha funzionato e non ha senso cambiarlo, creando così confusione nei cittadini in un momento così complicato».

Bocciata la proposta del Cts di classificare come rosse le regioni con più di 250 contagiati ogni 100 mila abitanti. Sul tavolo c’è un piano B, che equivale a valori più bassi di Rt per zona arancione e rosso, ma soprattutto un parametro che tenga conto dell’effettiva occupazione dei posti letto di intensiva e non solo. «In questi cento giorni c’è il nostro futuro: se riusciamo a vaccinare tutti gli operatori sanitari, gli 80enne e parte dei 70enni, tra cento giorni, a fine aprile, avremo una pressione sulla rete ospedaliera assolutamente gestibile. Il Covid sarà un ricordo», hanno spiegato Consiglio dei ministri -.

Nessuna restrizione per i ristoranti, che potranno continuare a fare il domicilio, mentre la novità riguarda i bar per vietare l’asporto, una norma anti movida, per evitare assembramenti da aperitivo fuori dai locali. Confermato il divieto di spostamento tra le regioni arancioni e rosse, mentre è possibile che si vada invece a eliminare il limite tra le regioni gialle.

L’ultimo scoglio riguarda la scuola. La ministra Azzolina chiede il rientro per le superiori, ma per ora questa possibilità pare ancora non possibile. Speranza ha difeso la scelta del governo di tenere aperte parzialmente le scuole, in un’intervista a Che tempo che fa su Rai3. «In questa seconda ondata non sono mai state chiuse le scuole elementari e la prima media e questa è stata una scelta giusta». Sullo sport restano rigide le norme con il divieto di riapertura di piscine e palestre, ma con la possibile discussione su alcune libertà in più in tema di sport individuale. Deroga improbabile per gli impianti da sci, che quasi sicuramente rimarranno chiusi anche oltre il 18 gennaio. Il ministro Dario Franceschini ha chiesto la riapertura dei musei almeno nelle regioni gialle.

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