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[Lo scenario] Ecco perché la recessione non è la cosa peggiore del mondo

La recessione? Potrebbe non essere la cosa peggiore del mondo, poiché può contribuire a evitare che l’inflazione elevata diventi strutturale, un risultato necessario se si vuole che il tenore di vita continui a crescere in modo significativo nel prossimo decennio. A sostenerlo è Eric Lascelles, Chief Economist di Rbc Global Asset Management, puntualizzando che, «oltre a rappresentare un’opportunità per gli investitori più accorti, una recessione potrebbe anche contribuire a eliminare altri problemi, tre in particolare».

«Il primo è che l’attività economica, in particolare il mercato del lavoro, si sta surriscaldando in una misura quasi senza precedenti. Non può continuare su questa strada all’infinito, e ritardare qualsiasi sforzo per normalizzare l’economia potrebbe portare a una flessione peggiore in seguito. Raffreddare ora l’economia attraverso una recessione lieve o media potrebbe essere la strada meno dolorosa».

«In secondo luogo, il surplus di abitazioni aveva raggiunto proporzioni preoccupanti prima che i tassi di interesse cominciassero a salire. Una recessione adeguata aiuterebbe a ridimensionare il mercato immobiliare, ripristinando una certa misura di accessibilità economica per le generazioni future».

«Infine, i tassi d’interesse bassissimi e i tassi d’interesse negativi stavano iniziando a causare danni significativi attraverso incentivi distorti. Un aumento dei tassi e dei tassi di interesse è probabilmente utile se elimina queste distorsioni, anche se l’aggiustamento iniziale si traduce in una breve recessione».

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