Il governo Meloni ha scelto di accorpare le competenze di Sud, Pnrr e Affari Europei in un unico ministero, affinché si possa instaurare «una strategia unica, perché sarebbe singolare che un programma come il Pnrr così rilevante non dialogasse o avesse il rischio di sovrapporsi con quello della coesione». Lo ha detto Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, intervenendo in collegamento al convegno di Napoli “Top 500 Campania”, organizzato dal Mattino e Pwc.
«Non è possibile» ha detto Fitto «immaginare che programmi di questa dimensione non siano funzionali e integrati. L’obiettivo è questo e il mio ministero sta sviluppando due azioni, la prima è quella di monitoraggio sulle risorse della Coesione 2014-2020 e del Fsc e conseguentemente anche un’azione che si sviluppa su due livelli per il Pnrr: uno è il raggiungimento degli obiettivi al 31 dicembre di quest’anno, l’altro è quello di avere una visione completa e quindi anche immaginare con la Commissione europea delle soluzioni che possano verificare due elementi».
«Il primo è collegato ai dati esterni oggettivi, come lo scoppio della guerra, le priorità energetiche, l’aumento del costo delle materie prime, il secondo altrettanto importante ed è collegato a uno strumento di programmazione, il Repower Eu, che rappresenta una nuova opportunità definita a livello europeo e che si integrerà con il Pnrr. In questo ambito si svilupperà il margine di confronto con la Commissione europea e quindi anche mettere in campo delle azioni e delle misure a livello nazionale che siano in grado di accompagnare, accelerando anche la capacità di spesa del Pnrr».