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[Lo scenario] Elezioni, i mercati scommettono sull’Italia. Ecco cosa si aspettano 

«A questo punto è difficile prevedere quali rischi porterà al Paese una simile coalizione e se Giorgia Meloni sarà in grado di formare una maggioranza con due o tre partiti». Lo afferma Mondher Bettaieb-Loriot, head of corporate bonds di Vontobel, alla luce dei sondaggi che prevedono una possibile vittoria della coalizione di destra composta da Fratelli d’Italia, la Lega e Forza Italia.

Bettaieb-Loriot puntualizza che Meloni «ultimamente si è trovata in contrasto con la Lega di Salvini, che è favorevole a una maggiore spesa in deficit per contrastare l’aumento del costo della vita. Tuttavia, Giorgia Meloni ha adottato un tono più costruttivo nei confronti dell’Europa e un approccio più prudente nei confronti della spesa e delle regole fiscali. Per le prospettive economiche dell’Italia, una maggioranza con esclusivamente Forza Italia sarebbe più conveniente». Per Bettaieb-Loriot il sistema elettorale italiano ha dimostrato di rendere i risultati incerti e non sarebbe sorprendente se emergesse una coalizione di larghe intese; in tal caso, i mercati reagirebbero positivamente, in quanto sarebbe vista come una continuazione delle politiche fiscali di Mario Draghi.

In ogni caso, il nuovo governo non avrà il tempo di elaborare interamente un nuovo bilancio per il 2023. Il bilancio 2023 sarà presentato da Draghi sulla base di un obiettivo di deficit invariato per il prossimo anno. I diversi pacchetti di aiuti forniti quest’anno sono stati pagati con imposte aggiuntive sulle società energetiche. Questa situazione dovrebbe continuare e quindi non prevediamo un’ulteriore debolezza dei rendimenti governativi italiani. In caso di vittoria della coalizione di destra, Giorgia Meloni dovrebbe cercare di rispettare le regole fiscali della Commissione europea e, a mio avviso, dovrebbe introdurre eventuali modifiche di bilancio solo gradualmente.

Ad esempio, la flat tax potrebbe costare solo 13 miliardi di euro nel primo anno se venisse adottata, rispettando così le regole fiscali che mirano a migliorare il saldo di bilancio di circa lo 0,5%. «L’attuale situazione economica e debitoria del Paese rappresenta una sfida per il nuovo governo. Tuttavia, indipendentemente dal risultato, il nuovo strumento anti-frammentazione della Bce, concepito per ridurre i rischi fiscali con l’aumento dei tassi, sembra limitare il rischio sovrano e ritengo che il rischio di un default dei titoli di Stato in Italia o in altri Paesi periferici sia piuttosto basso», conclude Bettaieb-Loriot.

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