Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

L’Italia non comanda | L’analisi di Angelo De Mattia

«Chi opera ai vertici delle istituzioni europee rappresenta l’Unione e l’Eurozona, non i Paesi di provenienza», sostiene l’economista Angelo De Mattia.

«Ma bisogna avere il coraggio di ammettere che le presenze negli organismi europei vengono decise in base a ponderazioni che, con particolare riferimento al comparto del credito e della finanza, sono oggettivamente squilibrate. Basti dire che con quest’anno termina il mandato dell’italiano Andrea Enria alla guida della Vigilanza bancaria Bce».

«Ebbene, la conseguenza è che all’apice di tutte le istituzioni comunitarie di supervisione finanziaria – l’Eba, l’Esma, l’Eiopa, oltre, appunto, alla Vigilanza Bce – non vi sarà alcun italiano, nel presupposto che sarebbe difficile far succedere a un italiano un altro italiano. Nel prossimo anno si porrà altresì l’esigenza di rinnovare la carica di presidente della Banca europea degli investimenti. Dato questo panorama e considerato che nei fatti non abbiamo neppure conseguito, come sembrava ormai assicurato, l’insediamento in Italia del Tribunale unico dei brevetti, ma solo una sede distaccata della Divisione centrale, il tema del riequilibrio delle presenze istituzionali europee ha un preciso fondamento».

«Riuscirà il governo Meloni a meglio posizionare la rappresentanza italiana? Certamente molto dipenderà dall’esito delle Europee 2024. Ma sin d’ora occorre agire con determinazione per pretendere l’avvio del necessario bilanciamento. Che potrebbe cominciare con l’insediamento in Italia dell’Amla, l’Autorità europea antiriciclaggio che già il nostro Paese era candidato a ricevere, peraltro con ottimi titoli: dagli sviluppi della legislazione, all’assetto istituzionale, all’esercizio dei controlli in materia, alla solidità dei progressi dell’elaborazione giuridica e finanziaria».

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.