L’Italia è in prima fila nella trasformazione digitale che si sta facendo strada all’interno del mondo della ricerca e di quello produttivo: a giocare un ruolo di primo piano in questa ‘partita’ è l’Icsc, il Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, uno dei cinque Centri Nazionali istituiti grazie al PNRR.
Il bilancio del meeting annuale, conclusosi lo scorso 20 settembre, racconta infatti che il centro, situato vicino Bologna, possiede tutti i requisiti per poter garantire all’Italia la leadership in questo settore dell’innovazione tecnologica.
“Oltre a stimolare un utile confronto sul futuro dei progetti promossi dal centro – afferma Antonio Zoccoli, presidente dell’Icsc e dell’Infn – i lavori di questo meeting hanno chiaramente dimostrato che le attività sviluppate da Icsc hanno costituito un concreto valore aggiunto per i nostri partner pubblici e privati, i quali hanno potuto contare sulle competenze trasversali che il Centro è stato in grado di aggregare in questi primi due anni di vita intorno a una infrastruttura unica.
Ciò costituisce una prova della bontà del lavoro svolto finora e il vero valore aggiunto per garantire la sostenibilità post PNRR – aggiunge Zoccoli – poiché consentirà di ampliare il numero di partner del centro, facendo in modo che le istituzioni riconoscano l’Icsc come soggetto di riferimento per la gestione e l’analisi dei dati”.
L’incontro ha fornito l’occasione per fare il punto sul lavoro svolto fin qui e sui progetti finanziati dalle risorse stanziate da Icsc, senza dimenticare le attività relative al potenziamento e alla federazione delle risorse di calcolo che costituiranno l’infrastruttura del Centro.
L’evento ha sottolineato, inoltre, l’importanza della cooperazione con altri progetti del PNRR, ritenuta fondamentale per massimizzare l’impatto dei risultati scientifici ottenuti e il loro trasferimento verso il settore industriale.