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[L’analisi] Il metodo Draghi che serve alla politica. Spiegato da Garofoli

“Con le crisi e le emergenze il Paese deve esser pronto a fare i conti. Il deterioramento dello scenario geopolitico e la dimensione dei problemi impongono politiche e azioni comuni, come è stato con la risposta europea alla crisi pandemica.

Occorre innalzare la capacità nazionale di dare risposte tempestive ed efficaci ed è indispensabile avere un metodo di governo e strutture istituzionali adeguate”.

Lo ha detto Roberto Garofoli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, in un’intervista al Corriere della Sera.

“Il Pnrr ha imposto un cambio di approccio, pretendendo che l’azione pubblica sia improntata a logica di risultato e prontezza operativa.

L’una e l’altra sono e saranno necessari in futuro, nel perseguire gli obiettivi del Pnrr, nel controbilanciare gli effetti dell’inflazione, nell’affrontare un contesto economico in deterioramento”, ha aggiunto Garofoli sottolineando che “la Commissione Ue ha riconosciuto che il Paese è in linea con i tempi.

Il Piano prevede che le aggiudicazioni con la conseguente messa a terra intervengano nel 2023. Sono in corso centinaia di gare pubbliche.

Occorre proseguire nel coordinare e monitorare tutto questo. Sono state già affrontate importanti misure di supporto tecnico-operativo in favore degli enti territoriali”.

“In questi 19 mesi il Paese ha dovuto fronteggiare emergenze severe e impostare il lavoro inedito del Pnrr, vitale per attenuare i divari e le disuguaglianze, nonché per rilanciare il sistema sociale, educativo, economico”, ha concluso.

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