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La Lombardia è in prima linea per il PNRR | L’analisi

Secondo quanto si evince dal portale “Appalti Pnrr” creato da Banca progetto, Il 2023 non è iniziato al meglio per il Pnrr, tra cambi di governance, ritardi accumulati e richieste di rinegoziazioni dei termini. Eppure, la macchina sul territorio non si ferma.

Nel mese di aprile sono state bandite 62 gare totali (di cui 15 ancora aperte) e di queste l’85% (53 appalti) riguarda investimenti per la transizione green, per la riduzione delle diseguaglianze territoriali e per potenziare il sistema scolastico italiano.

Nello specifico, scrive MF-Milano Finanza, in primo piano si confermano, come a marzo, la tutela del territorio e della risorsa idrica. Tanto che un terzo degli appalti, circa il 35%, riguarda lavori che interessano gli investimenti nelle infrastrutture e nel sistema idrico e, in minima parte, anche la sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto ferroviario nell’ambito della transizione ecologica.

Ben 18 bandi di gara sui 22 totali relativi alla Missione 2 (rivoluzione verde e transizione ecologica) del Pnrr sono sulla riduzione delle perdite di acqua del sistema idrico, con un impiego significativo di risorse. Il più imponente investimento è quello per i lavori dell’adduttrice in Veneto per l’interconnessione idrica tra Belfiore e Verona Est, pari a oltre 28 milioni di euro.

D’altro canto, la maggior quota di risorse per la progettazione e realizzazione dell’impianto di produzione e distribuzione per rifornimento treni a idrogeno è destinata a Edolo in Lombardia, con due bandi che insieme valgono 40 milioni.

Sempre guardando ad aprile, molto rilevanti risultano gli appalti che riguardano la Missione 5 (Inclusione e coesione) che contano 18 gare sulle 62 totali, pari al 29%.

Nel dettaglio, si trovano piani per la rigenerazione urbana e la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano, tra cui per esempio il restauro della Villa Zamboni di Valeggio sul Mincio a Verona (235mila euro) e del complesso delle Benedettine in via Roma di Enna (13 milioni). Poi ci sono appalti per il potenziamento o la realizzazione di strutture sportive, in quanto considerate luoghi cruciali per favorire l’integrazione e il contrasto all’emarginazione sociale, tra cui quello per i lavori al campo sportivo di Tremestieri Etneo (1,9 mln).

Riprende inoltre vigore la Missione 4 dell’Istruzione e della ricerca con 13 appalti, di cui otto riguardano la ristrutturazione o la creazione di nuove scuole, soprattutto per l’infanzia. Colpiscono i 628 milioni destinati alla costruzione e riqualificazione di asili nido, scuole e poli dell’infanzia nella regione Abruzzo. Sul fronte della sanità, invece, le gare di aprile si occupano dell’approvvigionamento e dell’ammodernamento delle apparecchiature sanitarie. Da sottolineare la procedura per affidare la realizzazione del New Generation Healthcare Centre di Milano a un partenariato pubblico-privato per 35 milioni.

È proprio la Lombardia a registrare nel mese di aprile 2023 il boom di appalti, contandone 17 sul proprio territorio, ossia oltre il 27% dei 62 complessivi. Segue, con distacco, il Veneto con 7 bandi di gara indetti e poi, a stretto giro, Puglia e Friuli con 5 procedure di gara ciascuna. Tutte le altre regioni non superano quota tre. A Roma sono dedicati due bandi ad hoc da 147 milioni per la realizzazione di interventi connessi al programma Caput Mundi, che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio archeologico, turistico e culturale di Roma usando l’opportunità del Pnrr in coincidenza con il Giubileo 2025.

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