Una radioterapia, la BNCT – Boron Neutron Capture Therapy – in grado di colpire solo le cellule malate risparmiando quelle sane, riducendo così le complicanze legate a questo tipo di terapia. La Bnct sarà presentata giovedì, nella sede del Rettorato di Caserta (viale Ellittico 31, ore 10), alla presenza del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell’ambito del progetto di ricerca Anthem (finanziato con i fondi complementari al PNRR), che ha come capofila l’Università di Milano Bicocca, con la collaborazione dell’Università Vanvitelli e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Un progetto che ha come obiettivi di implementare le nuove tecnologie per migliorare l’assistenza sanitaria, incrementare la Telemedicina e la ricerca finalizzata al miglioramento delle terapie, aggiornare infine il parco tecnologico per la ricerca di base in campo oncologico. È proprio su questo ultimo obiettivo che sarà realizzato entro 4 anni il nuovo e rivoluzionario sistema di radioterapia BNCT, che utilizza il Boro come sorgente di neutroni che permette di colpire solo le cellule neoplastiche risparmiando le cellule sane, rendendo molto più efficace, ma soprattutto più sicura, la radioterapia nel paziente oncologico e in particolare nel paziente oncologico anziano e fragile. Sarà il primo macchinario del genere in tutto il Centro Sud Italia, il secondo in tutta Italia.
Nel Progetto, in particolare, l’Infn ha come obiettivo quello della costruzione della Bnct, mentre l’ateneo Vanvitelli è impegnato per l’allestimento degli spazi necessari per l’installazione: circa 2000 mq nei quali sono previste aree dedicate alla ricerca e ad attività cliniche per i ricercatori della Vanvitelli.
“La realizzazione di questo progetto – commenta il Rettore dell’Università Vanvitelli, Gianfranco Nicoletti – farà della Regione Campania, e dunque del nostro Ateneo, un centro di riferimento Europeo per la terapia oncologica”.
“Il progetto Anthem, che nasce anche per abbattere le differenze tra i sistemi sanitari regionali – ha sottolineato la Rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni – intende promuovere un’innovazione non solo scientifica ma anche politica e sociale, nella logica della migliore valorizzazione possibile dei fondi del Piano Complementare”.