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Il settore edile italiano continua a crescere ma con minor vigore | Lo scenario

A gennaio l’Italia ha registrato il quarto aumento su base mensile dell’attività edile, che è stato sostenuto dall’ennesimo aumento dei nuovi ordini, a sua volta spesso collegato ai nuovi contratti associati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

A livello generale, l’indagine di gennaio ha registrato tuttavia una perdita di vigore dell’espansione del settore edile italiano.

Tassi di crescita più deboli sono stati riportati per la produzione, nuovi ordini, livello occupazionale e attività di acquisto.

Inoltre le pressioni inflazionistiche sono diminuite al livello minimo da sei mesi.

Detto ciò, l’ottimismo delle aziende edili sull’attività futura ha preso vigore.

L’Indice Hcob Pmi Settore Edile Italiano, che misura le variazioni su base mensile dell’attività totale del settore, è diminuito notevolmente a gennaio a 51,6 punti, dal valore massimo da venti mesi di 55,2 di dicembre.

Sebbene il dato abbia segnalato l’aumento più lento dell’attività da quattro mesi, l’indice è rimasto ben al di sopra della relativa media storica.

Le aziende edili che hanno riportato un aumento lo hanno attribuito al Pnrr.

D’altro canto, le aziende che hanno registrato un calo dell’attività lo hanno spesso associato alla fine dello schema del Superbonus.

“Dopo l’impennata della crescita del settore edile, a gennaio è stato evidente un crollo.

Le aziende edili italiane rappresentano però un caso isolato rispetto a quelle delle altre quattro maggiori economie, principalmente a causa dei sussidi governativi piuttosto che della domanda del settore privato.

Le nostre previsioni Hcob a brevissimo termine ritengono che in questo trimestre il settore edile osserverà una crescita dell’1,8%”, afferma Tariq Kamal Chaudhry, economista di Hamburg Commercial Bank.

Segnali di crescita più deboli sono stati osservati in tutti i sottosettori edili.

L’attività dell’edilizia non residenziale ne ha sofferto particolarmente se paragonata a quella del sottosettore residenziale e dell’ingegneria civile.

Resta da vedere quanto tale trend al ribasso sia sostenibile nei mesi futuri.

Malgrado abbia perso terreno rispetto al mese scorso, il livello occupazionale è in crescita, assieme al volume generale degli acquisti.

Ciò distingue il settore edile dagli altri in quanto mostra una crescita della domanda, percepita dalle aziende edili come forte e duratura.

L’unico lato negativo di questa situazione di stabilità è la persistente inflazione, che non è evidente solo nei prezzi di acquisto ma anche nelle tariffe dei subappaltatori, malgrado un calo generale del loro utilizzo.

Le aziende intervistate hanno tuttavia espresso previsioni molto ottimistiche sull’attività futura, supportate dall’attuale crescita dei nuovi ordini.

Sempre secondo le stesse aziende, i nuovi contratti sono attribuibili al programma dell’UE del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, conclude l’esperto.

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