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Il commissario di Alitalia Leogrande lancia l’allarme per gli stipendi di gennaio: «Con crisi di governo rischia di slittare newco Ita»

Stanno finendo i soldi nelle casse di Alitalia, alimentando il rischio di mancati pagamenti degli stipendi di gennaio. A lanciare l’allarme è il commissario straordinario della compagnia, Giuseppe Leogrande, che ha convocato d’urgenza i sindacati per informarli sulla situazione, in bilico con questa nuova crisi di governo che potrebbe allungare ulteriormente i tempi del decollo della newco Ita.

Già a dicembre la compagnia in amministrazione straordinaria ha pagato gli stipendi con qualche giorno di ritardo, segnale che i problemi sono presenti e impellenti. Per questo il commissario ha convocato i sindacati per illustrare la criticità del momento e della difficile tenuta finanziaria dell’azienda che rischia di aggravarsi dopo febbraio, se non cambiano le condizioni economiche e di mercato.

A complicare il tutto si è messa la nuova crisi di governo che potrebbe allungare, secondo Leogrande, le tempistiche della nuova Ita, con un aggravio sull’amministrazione straordinaria. È corsa contro il tempo, quindi, per preservare quanto più a lungo possibile le risorse economiche, in modo da garantire la continuità aziendale fino al decollo della newco.

Il decollo di Ita è infatti previsto per aprile, con una flotta di 52 aerei e personale dimezzato a 5.200-5.500 dipendenti, rispetto alla vecchia compagnia. La data non tiene conto, oltre alla recente crisi di governo, anche del parere della Commissione europea, che tarda ad arrivare per alcune perplessità da chiarire prima di poter certificare l’effettiva discontinuità ed evitare che i 3 miliardi destinati alla newco siano considerati aiuti di Stato. I dubbi principali della Commissione sono questi: dal perché non sia stata avviata la gara per cedere gli asset, a come cambierà l’azionariato, dalla strategia di Ita sulle rotte a lungo raggio alle stime di profittabilità di ogni rotta. Quesiti su cui il Governo italiano è già al lavoro per poter dare una prima risposta nella riunione a livello tecnico fissata per venerdì tra i funzionari della Dg Comp e quelli italiani.

Sul nodo della vendita degli asset della vecchia compagnia, Leogrande ha detto di non aver avviato alcuna procedura per vendere il brand o la parte aviation (tra cui flotta, slot, programma Mille miglia) separatamente, indicando l’intenzione di preservare il valore aziendale dell’insieme degli asset. Leogrande spingerebbe per la trattativa privata e avrebbe indicato la possibilità di una gara solo per il programma fedeltà. Ma sul tema la discussione è ancora aperta e dipende dalla trattativa con Bruxelles.

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