Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Guido Rasi (direttore Agenzia europea farmaco): «Il vaccino Covid nel 2021 ma sarà sicuro»

Lo stop temporaneo alla sperimentazione del vaccino di AstraZeneca è la dimostrazione che si lavora a un vaccino sicuro con seri protocolli di verifica. Lo dice il direttore dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), Guido Rasi, in un’intervista al Sole 24 Ore. “Quello che posso dire – aggiunge – è che quando noi daremo l’autorizzazione a un vaccino per il Covid sarà assolutamente sicuro come tutti gli altri che abbiamo autorizzato e che sono stati sviluppati in 4-5 anni, perché quello che è certo è che la metodologia con cui si fanno i test non è cambiata, abbiamo solo tolto tutta la burocrazia possibile e con un pandemia in corso si è potuto arruolare in pochissimo tempo decine di migliaia di pazienti.

Avere le prime dosi di vaccino entro l’anno lo ritengo molto improbabile – continua Rasi – tecnicamente se tutto filasse liscio ci si potrebbe anche riuscire: se arrivassero dati molto convincenti e robusti abbiamo messo in piedi una procedura veloce che potrebbe valutarli nel giro di 15-30 giorni per poi arrivare dopo un altro breve periodo all’autorizzazione. Ma ripeto, credo che sia davvero molto improbabile farlo entro il 2020″, afferma Rasi.

Secondo Rasi, “forse non avremo il vaccino il 15 novembre ma se ne abbiamo uno sicuro ed efficace il 15 gennaio cambia poco. La sospensione dei test può derivare da varie cause e sarà un comitato di esperti indipendenti a valutarlo. In questi studi a fianco a pazienti che assumono il vaccino ce ne sono altri che prendono un placebo. Ecco, se l’evento avverso riguarda un paziente con il placebo i test possono riprendere subito, come nel caso sia legato a una patologia che il paziente già aveva. In caso contrario bisognerà verificare se è stato il vaccino a causare l’evento e se è serio e replicabile. In questo ultimo caso si può arrivare fino allo stop della sperimentazione”.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.